“ Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno “.
Questa volta Gesu’ esagera veramente, mandando in confusione i poveri Giudei.
Si trovano di fronte un uomo che parla di una “ parola che rende eterni “ e che “ eviterà la morte “.
Ma che significa?
I profeti, pur essendo “ uomini di Dio “, sono morti; Abramo, il padre della fede, è ugualmente morto… e quest’uomo viene a dire che chi osserva la sua parola non morirà ?
La conclusione a cui giungono è inevitabile: “ E’ un indemoniato “.
“ Chi credi di essere? “
E Gesu’….va ancora oltre.
Dice loro che Abramo “ esulto’ nella speranza di vedere il suo giorno, lo vide e fu pieno di gioia “ per poi dar loro il colpo di grazia affermando: “ prima che Abramo fosse, io Sono “.
E’ pazzo…bisogna prenderlo a pietrate.
Bene, fratelli, oggi siamo di fronte a questa pagina evangelica e, magari, “ mormoriamo “ nei confronti dei giudei che non avevano capito nulla.
Ma, dico io, proviamo a metterci nei loro panni.
Si trovano dinanzi un soggetto che dice: 1) che osservando la sua Parola si è eterni; 2) di aver visto Abramo, vissuto circa 2000 anni prima; 3) di esistere da prima dello stesso Abramo.
Noi, cosa avremmo pensato?
La stessa cosa loro: è un pazzo, un indemoniato.
Ma….se i giudei, come ho evidenziato commentando il brano proposto due giorni fa dalla liturgia ( Gv 8,21-30 ), possono anche essere “ giustificati “ in quanto, non essendosi ancora manifestata la Gloria di Gesu’ attraverso la risurrezione, non riuscivano a comprendere le parole del Maestro, questa stessa giustificazione non vale per noi, che “ sappiamo come va a finire “.
E allora, più che “ mormorare “ sui Giudei, stupiamoci di noi se non crediamo fino in fondo alla grande verità che è contenuta nella odierna pagina del Vangelo.
“ Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno “.
Ci crediamo veramente a questa Parola?
Crediamo veramente che interiorizzando la Parola, facendola fecondare in noi e traducendola in concreti gesti d’amore assaporiamo, sin da ora, un anticipo di eternità da vivere, poi, in pienezza, quando saremo, in soluzione di continuità , passando attraverso la porta della morte naturale, al cospetto di Dio?
Meditiamo oggi, in profondità , su questo versetto.
Se abbiamo dei dubbi su quello che vi è scritto dobbiamo dare una bella “ accelerata “ al nostro cammino di fede.
Buona giornata e buona riflessione a tutti.