Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 19 Febbraio 2023

1984

Eโ€™ un Vangelo โ€œ bruciante โ€œ quello che la Chiesa propone in questa Domenica; รจ uno di quei testi capaci di saggiare veramente la nostra fede.

Siamo tutti bravi, soprattutto noi che amiamo frequentare quotidianamente la Parola, a โ€œ parlare di Dio โ€œ, ma il testo di oggi ci fornisce gli elementi per misurarci sul nostro โ€œ vivere come Dio โ€œ.

Questa pagina ci aiuta a capire se il Vangelo per noi รจ โ€œ speculazione intellettuale โ€œ o โ€œ esperienza concreta di un incontro dโ€™amore e con lโ€™Amore che ci ha cambiato la vita โ€œ.

Non opporti al malvagio, porgi lโ€™altra guancia, lascia anche il mantello a chi giร  vuole toglierti la tunica, ama i tuoi nemici, prega per chi ti perseguita.

Sembra il manifesto dellโ€™utopia, della stoltezza.

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E si, secondo la nostra piccola logica umana si tratta di una serie di azioni connotate da stoltezza.

Noi che siamo โ€œ esperti uomini di mondo โ€œ, noi che siamo โ€œ sapienti โ€œ, mai ci sogneremmo di mettere in pratica, nella nostra vita, questi insegnamenti.

Quando questa โ€œ autoconvinzione di sapienza โ€œ, questo โ€œ delirio di superioritร  โ€œ della nostra ragione rispetto alla logica di Dio ci assale, immergiamoci nella lettura della lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi, proposta oggi dalla liturgia, e ripetiamo, come una litania, piuโ€™ volte, la seguente frase da essa tratta: โ€œ Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perchรฉ la sapienza di questo mondo รจ stoltezza davanti a Dio โ€œ.

Cosโ€™รจ che ci fa credere impossibile vivere secondo la logica di Cristo presentata nel Vangelo di oggi?

La nostra superbia, la nostra โ€œ presunzione di sapienza โ€œ.

Prendere atto, invece, del fatto che la nostra sapienza รจ stoltezza e cioโ€™ che propone Dio, che ci sembra stolto, รจ la VERA SAPIENZA, ci dร  quella forza, se veramente crediamo, se veramente abbiamo fede, di non farci ritenere impossibile nรฉ vivere come ci propone Dio nella pagina odierna nรฉ realizzare cioโ€™ a cui il Signore ci chiama: โ€œ essere perfetti come perfetto รจ il vostro Padre celeste โ€œ.

PERFETTI

Capite come ci vuole Dio?

E se ci vuole cosiโ€™ significa che abbiamo le potenzialitร  per divenirlo.

Che significa?

Che diventiamo come Lui, che possiamo realizzare โ€œ il sogno infranto โ€œ di Adamo ed Eva?

No.

Significa sempre restare โ€œ umili creature โ€œ ma essere certi, per fede, come dice il bravo cantante Nek, che โ€œ siamo fatti per amareโ€ฆ. nonostante noi โ€œ.

La perfezione a cui ci chiama Dio รจ โ€œ amare sempre piuโ€™ โ€œ, รจ โ€œ amare come ha fatto Lui โ€œ.

Cioโ€™ ci consentirร  di diventare โ€œ sapienti alla sua maniera โ€œ e, pertanto di riuscire, a poco a poco, a vivere come Lui ci suggerisce.

Ci scopriremo cosiโ€™ capaci anche di โ€œ amare i nostri nemici โ€œ e di โ€œ pregare per coloro che ci perseguitano โ€œ.

In quel momento saremo perfetti e Dio smetterร  di essere, definitivamente, una nostra โ€œ speculazione intellettuale โ€œ ma sarร  divenuto โ€œ esperienza concreta, esperienza di amore โ€œ.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

Foto: mia.