Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 17 Luglio 2022

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In questa Domenica la Chiesa ci propone la lettura di uno dei brani “ piu’ famosi “ di tutti i Vangeli: quello di “ Marta e Maria “.

Queste due sorelle, il cui atteggiamento dinanzi all’” ospite d’onore “ che ricevono in casa loro è cosi’ differente, rappresentano due diverse scelte di “ priorità “.

Vediamo la descrizione che il testo fa delle due donne.

Maria era “ seduta “ ed “ ascoltava “ la Parola del Signore.

Marta invece era “ distolta “ dai molti servizi.

Distolta.

Ecco come viene descritta Marta.

Distolta significa “ distratta “, “ voltata da un’altra parte “, “ altrove “.

Ecco come si poneva dinanzi a Gesu’.

Aveva il Maestro a casa sua e lei si “ volgeva altrove “, verso i “ servizi da fare “.

Spesso siamo vittime della “ sindrome di Marta “, il cosi’ detto “ martalismo “, malattia davvero pericolosa in quanto crea un’ossessione, un affanno finalizzato a dover fare “ molte cose “ per          sentirsi “ utili “ e per “ essere apprezzati dagli altri “.

Il “ martalismo “ conduce inevitabilmente alla delusione perché, qualsiasi cosa tu faccia, ne basterà una che, a torto o a ragione, venga considerata “ sbagliata “, per perdere la stima e l’approvazione di colui per il quale ti sei “ tanto affannato “.

Maria era invece “ seduta “ ed “ ascoltava la Parola del Signore “.

Maria si gode il presente, quel gran dono inaspettato di avere a casa sua, proprio a casa sua, Gesu’, il Signore.

E’ presente, è li’ e non altrove, e nulla puo’ distogliere la sua mente e il suo cuore da Cristo.

Maria incarna chi sa scegliere bene le priorità, chi non si fa angustiare dalle molteplici cose da fare ma ne sceglie una, la MIGLIORE, e se la gode fino in fondo.

Se, quindi, ci rispecchiamo in Marta, fermiamoci un attimo e consideriamo come rivolte a noi quelle parole che Gesu’ disse alla “ sorella indaffarata “: “ Marta, Marta ( ognuno metta il suo         nome ), tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta “.

Facciamole risuonare in noi queste parole, ruminiamole, ripetiamole continuamente.

Gesu’ ci sta dicendo: puoi vivere meglio, scegli la parte migliore, che non ti sarà tolta.

E cos’è questa “ parte migliore “?

E’ quello che ti fa piu’ bene e niente ti fa piu’ bene di Cristo, dell’ascolto della sua Parola.

Questa Parola “ mai ti sarà tolta “ perché resterà sempre in te.

Tutto il resto, la stima, la considerazione, il prestigio per cui tanto ti sei affannato, ti sarà tolto.

Ecco cosa vuole dire oggi Gesu’ a ciascuno di noi: scegli me, dammi la priorità, dedicami tempo per costruire relazione con me senza preoccuparti di cio’ che dovrai fare dopo.

Dopo, e solo dopo, penserai anche alle cose materiali e lo farai, una volta che avrai sottratto loro la priorità della tua vita, senza piu’ affanno.

Scoprirai allora, con stupore, che anch’esse ti riusciranno meglio!!!

Il testo non ci dice se Marta, dopo le Parole del Signore, cambio’ il suo atteggiamento e si mise, come la sorella, “ seduta ad ascoltare Gesu’ “.

Questo fa parte della libertà individuale, che Cristo rispetta sempre.

Gesu’ ha parlato, Gesu’ ci ha parlato, Gesu’, come sempre, ci ha indicato la strada giusta.

Sta ora a noi scegliere se seguirla o perseverare nei nostri errori.

Buona Domenica e buona riflessione a tutti.

A cura di Fabrizio Morello

Foto: mia.