Fabrizio Morello – Commento al Vangelo del giorno, 16 Aprile 2023

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Nella Domenica successiva alla Pasqua la Chiesa propone il testo, che, generalmente, viene nominato come quello dell’ “ incredulo Tommaso “ ma che, in realtà, esplicita cosa sia il cd. “ compimento “ che il Figlio, con la sua venuta, ha dato ai comandamenti: “ Credere che Gesu’ è Cristo “.

E’ un brano bellissimo.

Leggendolo mi risuonano subito i versetti iniziali.

La venuta di Gesu’, l’accoglienza di Cristo nella nostra vita, ci porta dalla “ chiusura “ all’ “ apertura “ , dalla “ paura “ al “desiderio di osare“, di agire, di spendere la vita per annunciare il Risorto.

Il testo dice che le porte del luogo ove si trovavano i discepoli “ erano chiuse “ perché essi avevano “ timore “ dei Giudei.

Senza Cristo c’è “ chiusura e timore “.

Ma Dio irrompe, Dio non si ferma dinanzi alle “ porte chiuse “, Dio è piu’ forte di ogni chiusura, anche della morte, che sembra essere la “ chiusura della vita “ ma, in realtà, è solo “ la porta che conduce alla Vita Vera “.

Irrompe e dice: “ Pace a voi “ che non significa “ state tranquilli, ci sono io, non avrete piu’ nessun problema “ ma vuol dire “ non temete, se io sono in mezzo a voi, se io sono con voi, se io sono in voi, le persecuzioni, gli insulti, gli ostacoli non vi fermeranno perché con me ed in me li potete attraversare “.

Quella presenza di Cristo “ in mezzo a loro “, quel “ pace a voi “ hanno rappresentato il punto di svolta per i discepoli che, da “ chiusi “ all’interno di un luogo per “ timore “, si sono “ aperti “ e non hanno piu’ avuto paura di testimoniare Cristo anche al costo di farsi ammazzare.

Basta leggere gli atti degli Apostoli, le lettere di Pietro per vedere come quegli uomini, che erano fuggiti nel momento della passione di Cristo, non esitano a testimoniarlo anche al costo della loro vita.

Il mio augurio, per questa Domenica, è proprio questo: che ognuno di noi comprenda veramente cosa è successo a Pasqua; c’è stato il grande passaggio dalla morte alla Vita, Gesu’ ci ha dimostrato che è piu’ forte della morte, che era veramente quello che diceva di essere: il Figlio di Dio.

Adesso sta a ciascuno di noi, come si legge nell’ultimo versetto, fare la nostra personale adesione.

“Credi in me“ è il comandamento nuovo, quello che ci ha portato Cristo.

Se vi aderiamo avremo “ la vita nel nome di Gesu’ “ e potremo testimoniarlo senza paura, arrivando pure, come ci dice Cristo stesso, a fare cose piu’ grandi di Lui ( “ chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi “. Gv 14, 12 ).

Buona Domenica e buona “ testimonianza coraggiosa “ a tutti.