Questa domenica terminiamo la lettura del capitolo 1 secondo Marco.
Potremmo intitolare lโestratto evangelico che la Liturgia ci pone dinanzi come: โLa guarigione del lebbrosoโ.
Argomento per una tesi di dottorato sarebbe mettere a confronto le righe odierne di Mc 1, 40-43, con altri versetti che abbiamo giร ascoltato domenica 31 gennaio 2021 (cf. AUTORITร), precisamente Mc 1, 23-25.
Nel nostro seguente commento ci limiteremo a brevi cenni di riflessione.
Innanzitutto riportiamo i due passi appena accennati, mettendo in evidenza sin da subito il tratto su cui ci soffermeremo.
1 โ Mc 1, 23-25
ยซ(23) Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciรฒ a gridare,
(24) dicendo: โChe vuoi da noi, Gesรน Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!โ.
(25) E Gesรน gli ordinรฒ severamente: โTaci! Esci da lui!โยป
2 โ Mc 1, 40-43
ยซ(40) Venne da lui un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: โSe vuoi, puoi purificarmi!โ.
(41) Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccรฒ e gli disse: โLo voglio, sii purificato!โ.
(42) E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
(43) E, ammonendolo severamente, lo cacciรฒ via subitoยป
Il tema della โpurezzaโ domina entrambi i passi. Profondissime meditazioni esegetiche si potrebbero fare circa tale argomento, come anche in merito ai due soggetti protagonisti, entrambi impuri: il lebbroso, tuttavia, era impuro nel corpo, mentre lโaltro era uno spirito impuro. Per noi sono due ambiti distinti, ma per la mentalitร popolare ebraica (non anche per la tradizione ebraica, in quanto nellโAntico Testamento giร Giobbe contesta tale mentalitร ) corpo e spirito erano fortemente connessi, per cui una degenerazione corporea era la manifestazione, resa evidente, di un degrado spirituale, ovvero il corpo rivela lo spirito e lo spirito si rivela nel corpo (cf. Gv 9, 1-2: ยซ(1) Passando, vide un uomo cieco dalla nascita (2) e i suoi discepoli lo interrogarono: โRabbรฌ, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perchรฉ sia nato cieco?โยป).
Entrambi i passi, poi, sono anche caratterizzati dalla severitร con cui Gesรน ordina lโuscita (dello spirito), ovvero ammonisce la cacciata (del lebbroso). -ร tuttavia da rilevare come i termini greci usati non siano uguali per il primo e per il secondo. Inoltre, nel caso dello spirito impuro lโintimazione perentoria di Gesรน รจ atto di guarigione, mentre nel caso del lebbroso รจ susseguente al risanamento di questโultimo
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Possiamo dunque dire che entrambi gli estratti in esame sono fortemente in parallelo, ma anche decisamente divergenti.
E su tale differente-eguaglianza si pone il tema vero e proprio, ovvero la guarigione.
Invero, tanto lโuomo posseduto dallo spirito impuro quanto il lebbroso vengono sanati da Gesรน. Nondimeno occorre fare attenzione: il lebbroso non sta allo spirito impuro, bensรฌ allโuomo (posseduto dallo spirito impuro). Ovvero, ad essere guarito รจ il lebbroso e lโuomo (posseduto dallo spirito impuro), non il lebbroso e lo spirito impuro.
Difatti lo spirito impuro non chiede alcuna guarigione.
Dove vuole portarci questa sottigliezza?
Non รจ cosa rara ascoltare da cattolici praticanti lโaffermazione che contiene il seguente contenuto: ยซDio รจ cosรฌ grande e misericordioso che alla fine dei tempi anche il demonio sarร โguaritoโ, ovvero sarร perdonato e salvatoยป.
Ma esiste forse un passo del Vangelo, o dellโintera Scrittura, in cui il demonio chiede guarigione, quindi perdono e salvezza?
Andando al greco originale del testo evangelico, la pronuncia dello spirito impuro (ยซChe vuoi da noiยป) letteralmente varrebbe cosรฌ: ยซChe cosa a noi e a te, Gesรน Nazareno?ยป. Questa รจ una espressione tipica del gergo semitico, che in maniera asciutta, essenziale, finanche cruda, rende palese la piena distanza, separazione e divisione. -La stessa circonlocuzione รจ presente nellโepisodio delle nozze di Cana in Gv 2, 4: ยซDonna, che vuoi da me (Donna, che cosa a me e a te)?ยป
Invece, ecco cosa esprime lโatteggiamento del lebbroso.
Questโultimo supplicava Gesรน ยซin ginocchioยป.
Il termine greco che descrive lโatto evidenziato รจ gonupetรฉo.
Di senso profondo รจ il sostantivo che opera in questo verbo, ovvero gรณnu, che significa ยซginocchioยป, ma vale anche ยซnodoยป (cf. il latino genu).
Ecco che il ยซcadere in ginocchioยป (gonu-petรฉo) del lebbroso รจ certamente atto di prostrazione e di umiltร , ma profondamente riesce a manifestare una vera e propria richiesta, che precede la richiesta vera e propria, ovvero quella manifesta, cioรจ la guarigione dalla lebbra (ยซSe vuoi, puoi purificarmi!ยป).
Difatti questo gonu-petรฉo (ยซcadere in ginocchioยป) del lebbroso riesce ad esprimere intimamente una richiesta di ยซannodarsiยป a Gesรน, poichรฉ solo ยซallacciandosiยป a Lui si trova la guarigione.
E tale lettura, che potrebbe sembrare troppo ardita, in realtร puรฒ trovare pieno accoglimento nel prosieguo dellโepisodio, direttamente in un atto di Gesรน: ยซ[โฆ] lo toccรฒ e gli disse: โLo voglio, sii purificato!ยป.
Il verbo adoperato รจ รกpto, il quale intende certamente ยซtoccareยป, ma il suo primo significato รจ proprio ยซannodareยป.
Ecco, allora, come la vicenda del lebbroso possa arrivare ad illuminarsi ancor di piรน, se trasfondessimo questo senso nei versetti specifici:
ยซVenne da lui un lebbroso, che lo supplicava di farsi a Lui nodo e gli diceva: โSe vuoi, puoi purificarmi!โ. Ne ebbe compassione, tese la mano, lo annodรฒ e gli disse: โLo voglio, sii purificato!โยป. -Molto rilevante, poi, come il verbo รกpto, quale altro significato, valga pure ยซaccendere/dar fuocoยป: non รจ forse vero che col fuoco si puรฒ sanare (la cosiddetta โcauterizzazioneโ), ovvero purificare (il termine greco pลฉr [ยซfuocoยป] ha la stessa radice del latino purus, ovvero ยซpuroยป)?

Da tutto ciรฒ possiamo anche trarre unโaltra riflessione, con cui chiudiamo: il Signore, checchรฉ ne dica il mondo, non รจ un tiranno, e lโatto di inginocchiarsi dinanzi a Lui, che certamente รจ atto dovuto di venerazione e sottomissione, รจ profondamente una richiesta, una richiesta di legarsi, di allacciarsi, di annodarsi a Lui: ed Egli non mancherร mai di stringere questo nodo; e di guarirci. -Domanda: ma se lโuomo posseduto dallo spirito impuro รจ stato guarito, significa che ha chiesto anche lui di ยซannodarsiยป a Gesรน? Ebbene, a parlare, nel Vangelo, รจ solo lo spirito impuro, ma molto interessante รจ il versetto di Mc 1, 26: ยซE lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscรฌ da luiยป. Il verbo ยซstraziandoloยป in greco รจ sparรกsso, che propriamente significa ยซstrappareยป. ร una lettura molto suggestiva considerare lโepisodio odierno del lebbroso come manifestazione del tormento che era insito in quellโuomo posseduto, il quale, nel suo intimo, anelava, ricercava, e ottenne, di annodarsi a Gesรน: ottenendo la guarigione.

