“Questa generazione è simile a bambini”
Gesù sottolinea la volubilità dei bambini che sono capricciosi e non si accontentano mai dei giochi che gli sono di volta in volta proposti. In modo simile a volte ci si comporta dinanzi alle situazioni che la vita pone dinanzi. Ci si lamenta del peso di un determinato contesto o di alcune condizioni e le si vorrebbero diverse. Poi sopraggiungono condizioni diverse, diverse dalle prime, ma si è ancora insoddisfatti perchè non adeguate alle proprie aspettative.
In questo continuo alternarsi di critiche alle situazioni che di volta in volta si susseguono non solo si perdono delle energie preziose per poter fronteggiare i disagi e le difficoltà , ma si perdono di vista anche le sollecitazioni che, proprio attraverso il mutare degli eventi, la Provvidenza presenta. La fede permette di cogliere che c’è una Sapienza e una pedagogia divina che, attraverso i cambiamenti che la vita presenta, esorta a praticare le virtù, a crescere nell’amore, a migliorarsi e a maturare come persona. È su questi risultati che bisogna concentrare la propria attenzione, più che sulle ragioni e i disagi che comportano i vari cambiamenti a cui si è soggetti.
In breve
Ciò che impedisce di accogliere la novità delle situazioni non sono i disagi che queste comportano, ma l’energia spesa inutilmente a criticarle, piuttosto che a guardare quali miglioramenti e quali frutti possono portare al proprio modo di essere e alla propria vita.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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