don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 15 Aprile 2023

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“Andate in tutto il mondo”

Gesù affida la proclamazione del suo Vangelo in tutto il mondo proprio a coloro che non sono riusciti a credere a chi gli aveva annunciato la sua risurrezione e che hanno avuto bisogno di vederlo risorto. Questa scelta potrebbe sembrare poco opportuna e rassicurante, ma a ben guardare è proprio la migliore. Chi potrebbe meglio annunciare la resurrezione e sostenere la fatica di questo annuncio se non chi ha fatto personalmente esperienza di quanto fosse arduo credere a questo evento?

La lentezza nel credere e la durezza di cuore non scompare nei discepoli dopo la resurrezione di Gesù, ma riceve ancora una volta la prova tangibile della difficoltà per l’uomo di accogliere il modo di pensare e di agire di Dio. È proprio a partire da questa esperienza umana che è possibile annunciare il vangelo. Non si può essere vicini e pazienti con chi rifiuta il vangelo se a propria volta non si è compiuto un percorso interiore dall’incredulità alla fede.

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Tu sei mai stato incredulo? Certamente ci sono degli aspetti del vangelo che hai sperimentato essere veri, ma ancora tanti altri che accogli per fede e non per esperienza diretta. Oltre a questi occorre tuttavia verificare che non ci siano anche dimensioni della tua vita non ancora conformi alla parola di Dio. È questo il “mondo” in cui sei chiamato a portare la sua Parola.

In breve

La fede cresce o diminuisce nella misura in cui tu ti impegni a conformare tutti gli aspetti della tua vita alla Parola di Dio. La fede infatti non è mai acquisita una volta per sempre.

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