MISTERO D’AMORE
Un saggio parroco di montagna mi disse che la predica della domenica della Santissima Trinità è quella più difficile da preparare. Sì, aveva proprio ragione.
Mentre rileggo con calma le belle letture che la liturgia ci regala, mi viene in mente una conversazione di qualche mese fa con una mamma della catechesi. Aveva bussato alle porte della parrocchia per iscrivere sua figlia alla prima comunione e, non senza sorpresa, gli era stato detto che anche i genitori sono parte attiva nella preparazione dei Sacramenti.
A Lima, nella nostra immensa parrocchia della periferia nord, seguiamo il bellissimo cammino della catechesi familiare e i genitori – a volte sbuffando… – sono chiamati a prepararsi per essere i catechisti dei loro figli. La signora iniziò a partecipare decisivamente contro voglia, con la faccia di chi dice: “Sono qui solo perché devo…”.
Ma dopo un paio di mesi, ascoltando la Parola e la testimonianza delle coppie guida, mi disse che non aveva mai sentito parlare di Dio in quel modo, che il Dio che lei conosceva era un Dio che le faceva paura, un Dio da cui scappare… Io la rassicurai dicendo: quel Dio lì non esiste, non preoccuparti. Ricordo ancora i suoi occhi stupiti. Per tutta la vita aveva guardato a Dio con paura e timore, ora si sentiva attratta da Lui come un bambino davanti al carrello dei gelati…
Ci ripenso oggi perché, contemplando il mistero della Trinità, ci troviamo davanti ad un Dio bellissimo e misterioso, un Dio affascinante e sorprendente. Non si può parlare della Trinità come si fa con il teorema di Pitagora, ci vogliono occhi da poeta e il cuore di un innamorato per provare a sfiorare il mistero del Dio Amore: Padre e Figlio e Spirito Santo.
Così è Dio.
Un mistero di passione e di vita.
Un mistero da contemplare in silenzio, lasciandosi nutrire dalla Parola e dalla saggezza della madre Chiesa.
Un mistero d’amore da vivere giorno dopo giorno.
don Roberto Seregni
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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