don Pasquale Giordano – Commento al Vangelo del 23 Novembre 2019

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La risurrezione รจ โ€œla vita altraโ€ non โ€œlโ€™altra vitaโ€

Sabato della XXXIII settimana del Tempo Ordinarioย (Anno dispari)

Giunto finalmente a Gerusalemme Gesรน si scontra con le autoritร  che, attraverso dei quesiti, cercano di tendergli un tranello per avere di cosa accusarlo. Le controversie si concludono con quella mossa dai sadducei la cui fazione raccoglieva gli aristocratici e i latifondisti. Essi, che non credevano nella resurrezione, mettono alla prova Gesรน su questo tema. La risurrezione รจ una realtร  che non si puรฒ comprendere teoricamente ma solamente a partire dallโ€™esperienza. Cosรฌ di Dio non si puรฒ parlare in astratto ma solo nellโ€™ambito di una relazione viva.ย 

La differenza tra Gesรน e i suoi interlocutori consiste nellโ€™ampiezza dellโ€™orizzonte mentale e nella profonditร  dello sguardo sulla vita. I sadducei raccoglievano le loro speranze allโ€™interno dei confini della vita biologica che finisce con la morte, mentre Gesรน contempla il mondo che abita come contenuto dellโ€™abbraccio universale del Padre.ย 

La visione che Gesรน ha della vita, e che annuncia nel suo vangelo, รจ ispirata dal rapporto che ha con il Padre dal quale tutto riceve gratuitamente e al quale tutto si offre con riconoscenza. Questa relazione fa della vita non semplicemente un tempo nel quale prendere e dare qualcosa, produrre, guadagnare, soddisfare, godere, ma รจ fatta di innumerevoli occasioni per avvicinarsi, ascoltarsi, incontrarsi, prendersi cura, aiutarsi fraternamente, condividere.ย ย 

La vita vissuta nellโ€™amore non rimpiange il passato e non teme il futuro ma nel presente sceglie di appartenere non alle cose che passano ma a Colui che ama da sempre e per sempre. I viventi sono quelli che vivono di Dio e per Dio e dopo la morte continuano a vivere in Dio. Essi si lasciano educare dal Signore durante il cammino della loro vita terrena. Anche se nelle difficoltร  cedono per la loro fragilitร , Dio non li abbandona, ma li risolleva per condurli alla vera pace.ย 

Ogni volta che, risollevati da Dio, lasciamo a terra quello che ci ha fatto cadere e che intralcia il cammino di viva nuova, tra le pietre bagnate di sudore e di sangue germoglia e fiorisce la risurrezione. Nella visione di Gesรน non cโ€™รจ solamente questa vita e lโ€™altra vita ma in questa vita cโ€™รจ la vita altra.

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Auguro a tutti una serena giornata e vi benedico di cuore!ย 

Non รจ Dio dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-40

In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi – i quali dicono che non c’รจ risurrezione – e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette l’hanno avuta in moglieยป. Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป. Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.

Parola del Signore

Commento a cura di don Pasquale Giordano
FonteMater Ecclesiae Bernalda
La parrocchia Mater Ecclesiae รจ stata fondata il 2 luglio 1968 dallโ€™Arcivescovo Mons. Giacomo Palombella, che morirร  ad Acquaviva delle Fonti, suo paese natale, nel gennaio 1977, ormai dimissionario per superati limiti di etร … [Continua sul sito]
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