I Santi sono segnali luminosi verso la Gioia
Martedรฌ della X settimana del Tempo Ordinario (Anno dispari)
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corรฌnziย 2Cor 1,18-22
Gesรน Cristo non fu sรฌ e no, ma in lui vi fu il sรฌ.
Fratelli, Dio รจ testimone che la nostra parola verso di voi non รจ ยซsรฌยป e ยซnoยป. Il Figlio di Dio, Gesรน Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timรฒteo, non fu ยซsรฌยป e ยซnoยป, ma in lui vi fu il ยซsรฌยป. Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono ยซsรฌยป. Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro ยซAmenยป per la sua gloria. ร Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito lโunzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Un unico amen
Paolo racconta ai Corinzi le tribolazioni legate alla sua missione. Tanti sono stati i pericoli, persino quello di morire. Madio lo ha liberato perchรฉ continuasse la sua missione. Uno sguardo retrospettivo permette di constatare il valore educativo di quelle sofferenze. Infatti, esse gli sono servite per temprare la sua fede ed esercitarsi a confidare in Dio piuttosto che nelle sue forze. Paolo ha compreso che il Signore lo consola nelle tribolazioni indicandogli la via che Lui ha preparato perchรฉ la percorra. Lโapostolo attesta che nella sua vita ha sempre sperimentato la cura di Dio che lo ha guidato in tutti i suoi spostamenti. La missione affidatagli dal Signore non รจ frutto di strategie umane ispirate al criterio della convenienza e della salvaguardia del proprio interesse, ma si svolge sempre alla luce della volontร di Dio che trova il modo di manifestarsi e rendersi intelligibile.
Tra le tribolazioni lโapostolo inserisce anche le polemiche sorte nella comunitร da parte di alcuni che avanzavano dei dubbi sulla sinceritร di Paolo, il quale si era fatto un programma ma non lo aveva rispettato. Lโapostolo conosce bene la sua indole โfumantinaโ, perciรฒ dopo discernimento aveva preferito procrastinare la visita affinchรฉ essa non fosse motivata innanzitutto dal dover correggere alcuni errori, ma per confermare nella fede quella comunitร vivace e problematica.
Perciรฒ Paolo ribadisce che la sua missione รจ guidata da Dio che lo ha consacrato con lโunzione dello Spirito affinchรฉ lโannuncio del Vangelo sia accompagnato dalla gioia di condividere con i fratelli e le sorelle nella fede il dono della speranza. ร lo Spirito Santo che fa delle varie membra lโunico corpo di Cristo e le innesta in Lui come i tralci alla vite perchรฉ portino frutti di comunione e possano confermare con lโamen della propria vita la fedeltร al Dio dellโamore.
Paolo invita i credenti ad unirsi insieme a Cristo Gesรน nellโunico Amen che egli porta al cospetto di Dio nella preghiera, come incenso profumato.
+ Dal Vangelo secondo Matteoย Mt 5,13-16
Voi siete la luce del mondo.
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร salato? A nullโaltro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non puรฒ restare nascosta una cittร che sta sopra un monte, nรฉ si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Cosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป.
I Santi sono segnali luminosi verso la Gioia
Le immagini del sale e della luce traducono plasticamente il senso della beatitudine. Gesรน non ha fatto della felicitร una promessa futura condizionandone la realizzazione alla pratica di qualche virtรน e non ha indicato il ยซdover essereยป sale della terra e luce del mondo, ma ha presentato sia la beatitudine sia lโidentitร dei discepoli come un dato di fatto nel presente, ovvero come qualcosa che appartiene loro perchรฉ la ricevono da Dio.
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La gioia non รจ una condizione psicofisica di benessere ma รจ la santitร vissuta come esperienza di pace e giustizia, armonia e comunione, concordia e unanimitร . La beatitudine dei santi si sperimenta personalmente come dono di Dio e si realizza attraverso la testimonianza dei discepoli che dร sapore e illumina il mondo in cui vivono. Il sale e la luce hanno qualitร che si rivelano solo nel momento in cui vengono attivati e messi in funzione, per cosรฌ dire. Il senso del loro esistere non รจ in sรฉ stessi ma nel fine per cui svolgono la funzione: dare sapore e fare luce. Se essa viene a mancare oppure รจ usata male il sale e la luce diventano inutili.
La funzione dei due elementi naturali altro non รจ che le relazioni intessute dai cristiani. Gesรน sembra dire che la gioia del discepolo di Cristo consiste nel mettere a servizio degli altri ciรฒ che si รจ ricevuto in dono da Dio e che caratterizza la propria personalitร . Beato รจ colui che ogni giorno costruisce relazioni di aiuto con i fratelli offrendo loro la possibilitร di gustare la vita anche in mezzo a condizioni di ariditร e di vedere la luce della speranza anche in itinerari in cui dominano le tenebre della confusione.
Commento a cura di don Pasquale Giordano
Vicario episcopale per l’evangelizzazione e la catechesi e direttore del Centro di Spiritualitร biblica a Matera
Fonte – il blog di don Pasquale “Tu hai Parole di vita eterna“