Siamo tempesta. โSiamo solitudineโ (Rilke).
Lโunica cosa veramente umana che possiamo fare รจ โmantenere la calmaโ.
Scendere al centro di noi e scoprirvi il luogo, la dimensione dove รจ possibile riposare nella pace, come nellโocchio del ciclone, ove tutto รจ incandescenza. E lรฌ patire la trasformazione.
Si tratta di ancorarci profondamente sul โfondoโ della nostra anima. Nella tempesta, โstareโ in perfetta quiete al Centro di noi stessi. Dove niente e nessuno potrร entrare, o recar danno.
Noi siamo. Siamo il nostro Essere, al di lร di ciรฒ che abbiamo, i nomi, le cose cui ci ancoriamo.
Disarcionati, cadiamo nel Vuoto: stato dellโinfinitร possibilitร .
I miti antichi, e la saggezza dei grandi ci suggeriscono che cโรจ un solo modo per non lasciarsi vincere dal sentimento della paura: abitarla. Fino in fondo. Lร si compirร lโautentico miracolo della nostra esistenza: costatare che lโangoscia รจ solo un errore di prospettiva.
Non siamo cosa che puรฒ essere perduta. Ma uno con lโUno. Epifania dellโincommensurabile.
Siamo lโaltro nome di Dio.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato