C’è chi si avvicina per chiedere grazie da Gesù; c’è invece chi non comprende che il suo amore non ha confini. Che il Signore è venuto per custodire e lasciare al sicuro il gregge che è già nel recinto, ma è venuto soprattutto per andare e cercare chi si è smarrito per riportarlo nell’amore del Padre e insegnarci la gioia vera dell’amore e del cuore di Dio.
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Poesia
Soli si muore
Non vedo l’ora di essere in cielo.
In quel cielo che racconti tu, amore mio.
Il cielo pieno di gioia per una sola pecora che ci è neanche arrivata da sola.
Ma te la sei dovuta andare a cercare.
Ma te la sei dovuta mettere sulle spalle.
Non vedo l’ora di essere in cielo.
In quel cielo pieno di angeli in festa per un soldino ritrovato.
Non vedo l’ora di essere in questo cielo pieno di cose piccole e perdute che vengono festeggiate, festeggiate, festeggiate.
Che meraviglia.
Vieni a prendere anche me, amore mio.
L’amore per vincere l’odio deve incontrarlo.
La salvezza per vincere il peccato deve incontrarlo.
La vita per vincere la morte deve incontrarla.
Sarà una battaglia senza campo di battaglia.
L’amore parlerà con loro.
La salvezza sarà accolta in casa loro.
La vita mangerà con loro.
Non sarà una battaglia.
Sarà una festa.
Vincerà l’amore.
Ma non ci saranno vinti.
Ma solo innamorati, salvati, vivi di nuovo.
Pubblicani e peccatori.
Mangiano con te.
Mangiano la tua parola.
Si saziano con te.
Di te.
Farisei e scribi.
Mormorano di te.
Guardano con chi sei.
Che fai.
E rimangono digiuni.
Di cibo.
Di te.
Nel deserto da soli si muore.
Perché da soli si muore.
Ecco perché cerchi chi si è smarrito.
Perché non muoia.
Senza amore, senza di te, si muore.
Soli, si muore.
Ecco perché lasci tutto.
Tutti.
Ecco perché corri a cercare.
Ecco perché fai festa e chiami tutti.
E’ l’amore, la vita, che è fatta così.
Loro vedono peccatori.
Tu vedi solitudine e mancanza di amore.
Ecco la differenza.
Se ho perso qualcosa del tuo amore.
Della tua ricchezza.
Se ho perso qualcosa di te.
Anche piccola.
Mi manca tutto.
Aiutami amore mio.
Aiutami.
Fai luce.
Aiutami a pulire, a cercare, a non perdere la speranza.
Sarò felice in festa solo quando avrò di nuovo tutto tutto tutto tutto.
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Lc 14, 25-33
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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