don Marco Pozza – Commento al Vangelo di sabato 6 Gennaio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 2, 1-12

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I santi patroni degli sbagli

La loro vita รจ stata un fantasioso film dellโ€™errore. Errori cosรฌ belli, perรฒ, che, con il senno di poi, sarebbe stato uno sbaglio non commetterli. Un โ€œsenno di poiโ€ che trattiene i lineamenti di un bellissimo sorriso sul volto di un Bambino appena nato:ย ยซVidero il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adoraronoยป.

Quando lo videro, ripensarono a tutti gli errori commessi lungo la strada: โ€œPiรน che errori, Gaspare โ€“ mi immagino sia Baldassarre a parlare con i suoi compagni di viaggio โ€“ penso siano stati dei tentativi reiterati di felicitร . Che ne dite, voi?โ€ Di sbagli, sinceramente, fu pieno il loro viaggio. Esperti di astronomia, in fatto di geografia mostrano evidenti limiti di conoscenza: arrivano nella cittร  sbagliata, si imbottigliano nel magma caotico di Gerusalemme. Eโ€™ qui, nella cittร  importante, che รจ plausibile sia nato il Re, non in unโ€™anonima Betlemme bistrattata dalle risa e bullizzata da bisticci paesani.

Come non bastasse, si ritrovano a chiedere lumi e a discutere del Bambino con lโ€™uomo che, nella cittร  santa, piรน odia i bambini: Erode, un vecchio mastino dโ€™infanti. Da lui, ironia della sorte, piรน che un aiuto si beccano lโ€™arrogante pretesa di sporcarsi i piedi al posto suo. Lercio opportunista che non รจ altro:ย ยซAndate, informatevi accuratamente sul bambini e, quando lโ€™avrete trovato, fatemelo sapere, perchรจ anchโ€™io venga ad adorarloยปย si raccomanda. Loro si accorgono di essere andati fuori strada solo quando il Cielo reagisce con il buio a questa scampagnata nel cortile di Erode: decide di spegnere loro il lampadario della stella. Li lascia brancolare al buio, da soli, in preda alle parole di quel macellaio crudele.

Lรฌ, intrappolati in una strada a vicolo cieco, รจ Melchiorre stavolta a prendere la parola: โ€œChe ne dite, amici? Non riesco a capire se ci voglia piรน coraggio per tentare di proseguire o per ritornare nel nostro Oriente, a dilettarci studiando le stelleโ€. Appena il tempo di chiudere la bocca che interviene Baldassarre: โ€œIo, da parte mia, non รจ che mi scoraggi granchรจ di questi nostri sbagli fatti: ogni tentativo scartato รจ un passo che noi stiamo facendo per arrivare lร , nel posto giusto. Anche qui si va per tentativi: รจ un gioco ad eliminazione la nostra ricerca del Bambinoโ€.ย 

La scimmia ha imparato a saltare dallโ€™albero dopo diversi tentativiย dice il popolo che ha la pelle ricamata di nero. Questa, a ragione di logica, fu la loro intelligenza: piรน che trattarli come fallimenti di cui provare un poโ€™ di vergogna, si dissero chโ€™erano pur sempre dei tentativi di cui andare fieri. Il Cielo, piaccia o non piaccia, diede loro ragione: appena il tempo di illudere Erode che gli avrebbero fatto da chierichetti, appena infilano il portone della reggia, vedono il segnale stradale riaccendersi.

Eโ€™ lรฌ nuovamente, a sfavillare nel buio:ย ยซLa stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finchรจ giunse e si fermรฒ sopra il luogo dove si trovava il Bambinoยป. Funziona sempre cosรฌ: a forza di inciampare, un passo avanti lo si fa comunque. ยซEโ€™ una follia odiare tutte le rose perchรฉ una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perchรฉ uno non si รจ realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perchรฉ uno di loro รจ fallitoยป (A. de Saint-Exupรฉry). รˆ il momento che segue lo sbaglio e lโ€™errore ad essere cruciale: puoi continuare a difendere quello che eri, oppure insistere a ricercare di chi sei davvero. Scrive Elie Siegel: ยซSe un errore non diventa un trampolino di lancio, รจ un erroreยป.

Errori che nella vita dei nostri Magi sembrano non finire mai. Dopo avere sbagliato cittร  e cannato di grosso lโ€™interlocutore a cui chiedere informazioni in merito, sbagliano anche le misure: si aspettano un Re โ€“ย ยซDovโ€™รจ colui che รจ nato, il Re dei Giudei?ยปย โ€“ e, invece, trovano un Bambino. Lo immaginano seduto su di un trono e, invece, lo pizzicano in braccio ad una Madre poco piรน che ragazza. Insomma: hanno fatto un sacco di errori i Magi!

Ma, cosรฌ facendo, si sono autoproclamati โ€œi santi patroni degli sbagliโ€: alla fine, in barba a tutte queste sviste, loro sono giunti a destinazione, testimoniando che i capolavori non sono altro che dei tentativi riusciti. Poco importa se arrivano nel presepe per ultimi e sono quelli che ci rimangono meno tempo: restano il tempo che serve per mostrare a mondo che a Dio si potrร  arrivare anche dopo una serie infinita di sbagli. Eโ€™ tipico di una storia dโ€™amore la certezza che lโ€™ultimo tentativo resterร  sempre il penultimo: e anche la loro con Dio, come la mia, รจ una storia dโ€™amore a tutti gli effetti.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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