don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 9 Agosto 2020

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Il girasole sott’acqua

Che un pescatore, avvezzo com’รจ alle buriane del mare e alle sfuriate dei cavalloni marini, chieda ad un apprendista falegname (con divagazioni sull’arte della carpenteria) โ€“ dunque abituato a pialle, spigoli, tavole d’abete, tutt’al piรน all’incudine โ€“ di salvargli la pelle in mezzo al mare, รจ materia da cappottarsi dalle risate. Pietro รจ il pescatore di Cafarnao: l’amor proprio, la strafottenza, la camicia sbottonata, mani rigate dall’uncino.

Cristo รจ un predicatore affannato, giร  affermato: dopo il tirocinio nella bottega di Giuseppe, lo sbaraglio nelle fiumane dei cuori. โ€œCon i piedi per terra stateci voi, che io voglio vedere il mareโ€, potrebbe aver detto Pietro agli amici poltroni della spiaggia. Amava pescare, ma il vero motivo di quella passione manco lui lo conosceva:ย ยซMolte persone vanno a pescare tutta la loro vita โ€“ scrisse Henry Thoreau โ€“ senza sapere che non รจ il pesce che stanno cercandoยป. Cosรฌ capita che peschino-peschino-peschino, finendo un bel giorno per essere pescati: โ€œMi piacerebbe che tu avessi una vita con vista mare per tutta la vita. Che ne dici?โ€ disse, piรน o meno, Cristo a quella ciurma di amici beccati sulla spiaggia dopo una notte frustrante. Tra questi, Pietro, per l’appunto.

Uno di quelli che, sulla piana di domenica scorsa, ha fatto lo sbruffone con la gente affamata:ย ยซMandali a casaยป, con relativo messaggio implicito in allegato: โ€œPerchรจ spartirti con altri,ย Diommio:ย sei nostro, gli altri sono una rottura!โ€ Lui, il signore Maiuscolo, li rimbrottรฒ con nonchalance: non รจ uno di quelli che ti mortifica pubblicamente. In privato, perรฒ, non accettava, non accetterร  mai, d’avere a che fare con gente ingrata, con gente che, fattasi grande, perde completamente la memoria di chi era prima che Lui scommettesse su loro. Tempo di mangiare, ecco la reazione a catena per quell’ingratitudine:ย ยซCostrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finchรจ non avesse congedata la folla. Congedata la folla, salรฌ sul monte, in disparte, a pregareยป.ย โ€œStatemi alla larga โ€“ tradotto con la lingua dell’uomo -, mi avete deluso: lasciatemi stare un pรฒโ€. La notte, una nottaccia, fu bestiale: loro in mezzo alla tempesta a vivere come naufraghi, Lui sulla cima della montagna a pregare. A scervellarsi sul da fare: โ€œCome ho fatto a scegliere questa tribรน, Padremmio: รจ stata tutta acqua in un trivello?โ€ Una notte di separazione, il classico vivere da separati sotto lo stesso tetto: come si fa a spiegare il mare a chi vede soltanto l’acqua? Ci (ri)pensa tutta la notte: quegli uomini, pur irriconoscenti, sono perรฒ la sua scolaresca, una scommessa, la piรน grande delle sue scommesse. Dunque?

Evviva i proverbi: ยซIl pesce si prende coll’amo e l’uomo con la parolaยป. Lui ridiscende, li vede crogiolarsi nella paura, li becca nell’attimo della bancarotta, nel frangente in cui โ€œStavolta scappa il morto!โ€ Sono cosรฌ disperati che il capociurma vede fantasmi dappertutto:ย ยซSe sei tuย โ€“ grida esasperato –ย comandami di venire verso di te, sulle acqueยป. Nessuna ripicca:ย ยซVieni!ยป, perchรจ in mare ci sono cose che impari quando tutto รจ calmo, ma i fondamenti li impari sotto la tempesta. La distanza tra loro รจ irrisoria: due passi, un cavallone, una bracciata. Al pescatore, il catechismo che pure sapeva bene a memoria non servรฌ affatto. La sua catechesi รจ un baccano fifone, un urlo che sbugiarda tutta la sua boria, รจ un pallone sgonfiato:ย ยซSignore, salvami!ยปย (cfr Mt 14,22-33). Nel mare, come nella vita, c’รจ chi nuota, chi si sbraccia, chi s’aggrappa. Chi affonda, chi riemerge: la vita รจ un mare aperto. Quando Pietro guarda Cristo, cammina sulle acque come sul velluto di casa sua; quando ascolta le paure –ย ยซVedendo che il vento era forte s’impaurรฌ cominciando ad affondareยปย – firma il suo annegamento. Piange: ha tempeste interiori in corso d’opera, Pietro.

Alla fine si riappacificano: โ€œVieni qui in braccio mio: stai tranquillo, non รจ successo niente, ti amo per come sei!โ€ bisbiglia l’Amico all’amico. L'(amo) รจ la parola piรน pericolosa per il pesce e per l’uomo: si (re)inizia sempre cosรฌ, da unย amo. Da un piccolo promemoria-salvataggio: mentre affonda, Pietro non si ricorda piรน nulla. Ricorda solo l’indirizzo civico dello sguardo di Cristo: si volta, come un girasole sott’acqua, verso il sole. Ha capito la lezione, ha rischiato l’affondo. Ripartono. Ripartiranno sempre cosรฌ, dopo ogni sbandata.

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Commento a cura di don Marco Pozza

(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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