don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 6 Marzo 2022

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Il porcello e il Santo

Lui le cose le conosce, รจ inutile nasconderlo: Satร n, in fatto d’intelligenza, batte tutti (eccetto Dio) a tavolino. Cristoddรฌo, perรฒ, รจ stato ammaestrato ancora prima che il demonio esistesse: โ€œNon discutere mai con gente idiota,ย figliommioย โ€“ gli avrร  pur detto sua Madre o suo Padre (qualsiasi dei due) -: ti trascineranno al loro livello e poi, per una somma di esperienze, ti batteranno!โ€ Satร n dimentica spesso che l’amore non si discute: si dimostra.

Lui, invece, continua a discutere piรน per capriccio che per necessitร . E quando si ritrova faccia a faccia con Dio, il demonio metteย i puntini sulle i, Cristo fa analisi logica: il primo si diverte a fare le autopsie dei dettagli, il secondo ha la passione di (col)legare tra sรฉ il mondo intero. Il risultato finale di ogni loro discussione รจ sempre lo stesso: il demonio e i suoi seguaci amano discutere di religioni che loro non hanno mai praticato.

Tenta, dunque, Satร n: le sue truffe sono come i tentacoli di un polipo, ha il vizio dell’inganno, ha sempre una tentazione in agguato. Cristoddรฌo, con questo farabutto, non fa le orecchie da mercante: siccome sa di essere venuto al mondo per portare la pace, allora entra in guerra per fare la guerra alla guerra. Entra a sfidare il principe della guerra: non lo evita, si propone lui –ย ยซguidato dallo Spirito nel desertoยปย -, si fa sotto per dirgli, con il linguaggio dei bambini: โ€œPrenditela con quelli della tua etร !โ€ Lui sa che, passata questa vita barbara che si concluderร  in Croce, diventerร  un generale d’armata: e per mostrarsiย domaniย credibile,ย oggiย accetta d’essere un soldato semplice. Uno di quelli che va al fronte a combattere, che soggiorna nelle trincee, soltanto il proprio petto a fargli da scudo umano.

E nel deserto, per la gioia di Satร n, si lascia tentare: non รจ ilย porcelloย a insidiare il Santo, รจ il Santo che permette alย porcelloย di stuzzicarlo.ย Per questo, un giorno, non insegnerร  a chiedere al Padre suo diย โ€œnon presentarci mai delle tentazioniโ€ย – il che sarebbe un ridimensionamento improprio della libertร  umana โ€“ bensรฌ diย โ€œnon abbandonarci alla tentazioneโ€. La tentazione, Cristoddรฌo, la permette: รจ lei a farci sentire umani, alla faccia del nostro desiderio di essere inattaccabili. La autorizza ma, per chi lo vorrร , la tentazione sarร  come neve al sole: sparirร  alla sola richiesta d’aiuto a Iddio.

Va in guerra, dunque: a fare la dimostrazione pubblica di come si faccia a mettere nel sacco Satร n. Per mostrare come ragioni il demonio e i suoi chierici: a loro non importa conoscere come stanno le cose, interessa ritornarsene a casa confermati nei loro pregiudizi. Cristo, invece, sogna di confermarsi nella fede e fare in modo fede e veritร  coincidano. Non difetta certamente di coraggio il bimbo cresciuto a Nazareth: accetta, perino, di strofinare e lucidare il suo cervello contro quello di Satร n.

Che, arlecchino nauseabondo com’รจ, si nasconde tra i cespugli delle frasi imparate a memoria, scagliando frecciatine velenose travestite di apprezzamento. Lui discute, Cristo lo sta ad ascoltare: ยซChi รจ capace non discute โ€“ scriveva Lao Tzu -, chi discute non รจ capaceยป. Neanche si impegna a discutere con Satร n, perchรจ non ci si puรฒ permettere il lusso di discutere con chi ha la voglia di discutere tanto per discutere e basta. Con Satร n Cristoddรฌo รจ un signoreย gagliardo, preparato: gli cita la Scrittura Sacra e, prima d’andarlo a sfidare di petto, controlla bene di essereย ยซpieno di Spirito Santoยป (cfr Lc 4,1-13). Solamente l’imbecille puรฒ pensare di vincere Satร n a colpi di discussioni. O con la preghiera, o con la Scrittura: non c’รจ una terza via.

Dal deserto il demonio esce con le ossa fracassate ma con un aumento di boria: โ€œNon ci sono riuscito con Lui, ci proverรฒ con iย suoiโ€. Puntuale, ogni giorno, riprova: โ€œCerco cuori d’affittare. Pagoย cash: con pane, potere, successoโ€. Quella contro Satร n resterร  la piรน lunga e pericolosa partita a scacchi contro la morte. Se anche Cristo, ch’era esentato dal ticket, l’ha combattuta, allora varrร  la pena combatterla: c’รจ da sgomitare contro le tentazioni (non sognarne lo scanso) per credere in Dio. Che, dati alla mano, resta l’alleanza piรน forte contro Satร n.

Commento a cura di don Marco Pozza
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