Amici capricciosi
Fattosi grande โ c’รจ tutto il mondo che Gli alta addosso โ Cristoddรฌo fa il suo ritorno al paesello natรฌo: per il piacere di salutare, per il bisogno d’esser loro grato delle stagioni trascorse assieme, fare visita ai parenti. Per annunciare ciรฒ che il paese intero stava attendendo, da tempi lontani: che il Regno di Dio รจ qui. Lui, forse per sdebitarsi, glielo porta giusto sottocasa, in sinagoga:ย ยซOggi si รจ compiuta questa scritturaยป. Proprio oggi, esattamente qui: nessuno si scomodi! Tanto che lo stupore allaga, dilaga, penetra nel cuore dei presenti,ย ยซmeravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua boccaยป.
ร lo stupore dell’inatteso, lo splendore imprevisto, di una felicitร che si credeva oramai estinta. Peccato che a quelle parole, il tempo di mettere via il libro, venga cucito indosso il tarlo dell’incredulitร :ย ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยปย Come dire: โL’abbiam visto maturare, alzarsi, smussare gli spigoli e saltare i fossi coi nostri figlioli e adesso s’improvvisa profeta? Assurdo: Dio, quando arriverร , lo farร con trombe, fanfare e orchestre. Che tutti lo riconoscano, non nei panni di un carpentiere dalle mani indurite. Tutto sรฌ, ma questo no!โ Che il Dio tanto sperato quanto temuto nascaย nudoย per poi morireย nudoย e risorgere altrettantoย nudo รจ un qualcosa che sa di scandaloso anche solo ad immaginarsi. Figurarsi se saran disposti a credergli.
A Nazareth, invece, Dio appare esattamente cosรฌ, come mamma l’ha fatto: in Gesรน Dio si spoglia davanti agli occhi di chi l’ha visto nascere e svilupparsi, si abbassa che piรน in giรน non si puรฒ. Il fatto incredibile รจ che in Gesรน Dio si siede a scuola di Maria e Giuseppe: deve imparar tutto da loro due. Il suo camminare รจ lento, ha il ritmo del piรน lento: dell’orfano, della vedova, del prigioniero, di chi รจ fiacco per il troppo patire. Lento, lentissimo, il piรน lento: che i piรน forti abbiano la volontร di fare di piรน e i piรน deboli non si scoraggino vedendosi lenti. Toccare il corpo di Dio senza guanti, d’adesso in poi, sarร permesso a tutti.
A Nazareth, invece, cercano i miracoli: siccome son nati nella stessa parte del mondo, allora Gesรน deve sentirsi in debito con loro. L’ha fatto a Cafarnao, pure a Sidone che non aveva motivo per farli: โAdesso li deve fare anche qui da noi: un miracolo e via. Che anche noi possiamo metterlo nel curriculum!โ Siccome gli son amici, si mettono in testa di fare i capricci: non manca loro laย compagniaย di Dio, manca a loro l’usufruttoย dell’essere conoscenti di Dio. A Nazareth Dio manca come fosse un soprammobile, tutt’al piรน un capriccio: a Tiro e Sidone, invece, mancava loro e basta. I secondi han visto accadere miracoli, ai primi ha detto e datoย picche.
โE voi, di che capricci siete fatti?โ pare dire l’evangelista sapendo che tutto il mondo รจ Nazareth. Che, essendo tutto il mondo paese, pure con Dio funziona come con gli umani: chi si aspetta qualcosa da te non vuole te, vuole qualcosa. Tanto che il carattere di una persona lo si puรฒ intuire da come tratta coloro che non possono fare niente per lui. La felicitร , invece, rimane per Cristoddรฌo un lavoro eroico, non un’attrazione turistica: โSe Dio รจ il Dio del rischio โ tradusse a loro in modo che capissero bene quanto voleva dire โ allora Dio non siede nella tribuna ma รจ in pista, a correre al nostro fiancoโ.
Un Dio cosรฌ, perรฒ, rompe assai le scatole, le apre come delle scatolette di tonno: se lo fa Lui, a maggior ragione si vedrร costretto a farlo pure l’uomo. Tutto questo รจ scomodo, non รจ piรน un Dio comodo: allontaniamolo! Facciamolo fuori:ย ยซLo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte (โฆ) per gettarlo giรนยป. Tentarono d’inseguire il personaggio Cristo per cercare di farsi una carriera a rimorchio, come gli amici dell’uomo famoso: Lui, invece, non voleva che seguissero Lui ma che facessero il suo stesso cammino.
Non si accordarono, per questo tentarono di farlo fuori al piรน presto:ย ยซMa, passando in mezzo a loro, si mise in camminoยปย (cfr Lc 4,21-30). Loro, invece, sono ancora lรฌ fermi, in mezzo alla strada, a fare i capricciosi perchรจ vogliono il miracolo. Senz’accorgersi, invece, d’apparire degli opportunisti antipaticissimi.
Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
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