Un cristianesimo nervosetto
La fanno facile, stavolta, gliย amichettiย di Cristoddรฌo. La fanno cosรฌ facile che fanno la pipรฌ fuori dal vaso: completamente. Tutto pare nascere da una presunzione: quella di essere degli intoccabili, una sorta di complesso di superioritร per la semplice faccenda d’essereย discepoliย del Rabbรฌ.
Si scordano, viziatelli come sono, d’essere stati chiamati non per meriti ma per necessitร : erano, forse, quelli piรน a rischio di andare a perdersi. Per questo Cristo decise di tenerseli vicino, di affittare la loro debolezza per far brillare la sua potenza. Scordato questo, salta tutto: da fuori ti sembrano anche delle brave persone, ma a scrutare i loro pensieri somigliano a dei congegni programmati per distruggere coloro che, per svariate ragioni, non la penseranno come loro. Come quando, prossimi ad un villaggio, si sono sentiti dire dai preposti per la sicurezza che non avrebbero concesso loro il visto per l’attraversamento della loro terra.
Apriti cielo: โVoi non sapete chi siamo noi! Ve ne pentirete presto! Adesso chiamiamo noi la persona giusta e si sistema la faccenda. Vedrete che i dentisti, in paese, lavoreranno anche domenicaโ. Stanno facendo l’orlo ad una crisi di nervi gli amici del Cristo: pensavano, nel nome del Figlio, di trovarsi ogni porta aperta, con il tappeto rosso, i calici di champagne. Invece, stavolta, trovano il due di picche ad attenderli. Un dietrofront:ย ยซMa essi (i samaritani) non vollero riceverlo, perchรจ era chiaramente in cammino verso Gerusalemmeยป. Non c’รจ santo che tenga: stop, di qui non si passa.
Loro, che sono i primi cristiani, invocano dritti la censura massima ch’รจ lo sterminio, come Catone il Censore la invocรฒ fulminea su Cartagine. Quest’ultimo giurรฒ: ยซChartago delenda estยป (“Cartagine dev’esser distrutta”). Loro stanno sulla falsariga:ย ยซSignore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?ยปย Chi si รจ messo di traverso alla loro galoppata trionfale, ha la colpa di raccontare la vita in maniera diversa da come la stanno raccontando loro: ma รจ la stessa vita, anche se raccontata in un un modo diverso.
ร Cristoddรฌo medesimo a mettersi di traverso alla loro rabbia, lo stesso che pensavano sistemasse la faccenda come sognavano loro. Inveceย piccheย anche da Lui, anche stavolta:ย ยซSi voltรฒ e li rimproverรฒยป. Orecchie basse e galoppare: โNon scordate mai โ sembra essere il nocciรฒlo del rimbrotto di Lui a loro โ che ognuno di voi รจ unico.
Esattamente come tutti gli altriโ. Bastarono loro queste semplici parole perchรจ capissero al volo che erano riusciti a fare saltare i nervi al loro Maestro. S’innervosirono ancora di piรน per il mancato esaudimento dello sterminio? I Vangeli tacciono, ma รจ una legge di natura: credi di essere calmo fino a quando non incontri qualcuno che รจ piรน calmo di te che ti fa innervosire. L’immagino leggermente frustrati.ย
Il loro Rabbรฌ, invece, รจ gigantesco: โA governare con la paura sono capaci tutti: ogni uomo ha il diritto di esistere in quanto uomo, senza nessun aggettivo a precederlo. Uomo e donna: non samaritano, scriba, depravato, buongustaioโ. Lezione durissima, un’emerita sberla in faccia alla prima Chiesa nascente, alla Chiesa primitiva. Fosse stato Giuda a proporre la mattanza, avremmo pensato che c’era d’aspettarselo da uno come lui. Giacomo e Giovanni, invece, hanno proprio sorpreso la platea: a guardarli da fuori parevano impeccabili, ma nel cuore ardeva una voglia matta di bruciare vivi chi non ragionava come loro.
Non tutto il male vien per nuocere, comunque: Cristoddรฌo, da questa svirgolata apostolica, cerca di trarre il meglio. Mette i puntini sulleย i, in modo tale che nessuno s’illuda che seguirlo procuri piรน guadagni che costi. Sarร durissima, non glielo nasconde. Nella sua bottega, ch’รจ la sequela, non c’รจ spazio per gli entusiastici: qui non ci sarร neanche un cuscino dove poggiare la testa, altrochรจ camere surriscaldate. Manco per chi ha la morte dentro, a costi d’apparire insensibile, sarร facile andargli dietro. Nemmeno per chi ama piangere sul latte versato: l’aratro, per riuscire ad arare, deve proseguire andando avanti, non indietro.
โCristoddรฌo, questa sรฌ ch’รจ intransigenzaโ avranno ribattuto da sotto le barbe. Lasciรฒ loro la libertร di dissentire: non obbligherร nessuno. Resta il fatto che, dopo aver implorato lo sterminio degli altri, non poteva certo finire a tarallucci e vin santo. O con una battutina da โpretiโ.
Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
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