don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2019

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Autobiografia di un fallito. Biografia di un santo

L’ultima fu la piรน spietata di tutte, la piรน feroce di tutte le tentazioni passate in vita: molto piรน delle pietre da tramutare in pane, delle ginocchia da piegare, di un ponte dal quale buttarsi. Quelle erano gli antipasti di una vita, l’assaggio del finale. Rimasero il preludio di quella piรน magnifica, che vale tutto l’intero biglietto d’ingresso nel cinema di Satana, che รจ il dramma dell’insulso: ยซHa salvato altri! Salvi se stesso, se รจ lui il Cristo di Dio, l’elettoยป.

Tradotto alla bell’รจ meglio, vale una sorta di aut-aut: โ€œSalta giรน e ti crederemo. Oppure รจ stato tutto un bluff!โ€. Al Cristo Nazareno, ancora una volta, viene chiesto di dimostrare: chi รจ, che cosa vuol dire, quanto vale. Non sono bastati trent’anni di silenzio e tre anni di parole per mettere a tacere il mondo-di-sotto, quello che andava dicendo: โ€œE’ tutta fuffa gente, occhi aperti. State andando dietro ad un fallito. Sarete destinati a fallireโ€.
Dopo averlo appeso โ€“ solo come un cane strangolato โ€“ lo provocano a mรฒ di ultras avversari, lo sfiancano nell’ultimo suo respiro, tentano anche stavolta di strappargli quel miracolo che han sempre confuso con un gioco di prestigio.

Gli promettono, perรฒ, che stavolta sarร  l’ultima: โ€œSe salti giรน, stop: hai vinto tu!โ€ La sua risposta, anche stavolta, sarร  identica alla prima: ยซTu non scendesti dalla croce (โ€ฆ) perchรจ, anche questa volta, non volesti rendere schiavo l’uomo con un miracolo, โ€“ scrive F. Dostoevskij nel suo I fratelli Karamazov โ€“ perchรจ avevi sete di una fede nata dalla libertร  e non dal miracoloยป. Fino all’ultimo, insomma, rimase fedele al suo primo Vangelo: non ci potrร  mai essere vera gioia senza libertร . Eppoi, lo dimostrรฒ a piรน riprese, tutti sono capaci di governare con la paura: governare lasciando-andare รจ stato a lungo il suo grande potere. Una fede libera cercรฒ il Cristo per liberare l’uomo dalla tirannia della prestazione: nessuna richiesta previa, nessuna dimostrazione di valore, la grazia รจ gratis per tutti. Per tutti quelli che l’accetteranno, รจ chiaro: questo, lungo i secoli a venire, sarร  e farร  la grande differenza. ยซNon sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!ยป: l’affondo finale, come non se bastassero quelli dal basso, Gli giunge da sinistra, trasversale: glielo scaglia un farabutto, condannato pure lui alla gogna della Croce. โ€œFatti valere adesso che c’รจ bisogno!โ€ Ne approfitta: non si sa mai.

Agli insulti del suo compagno di brigata non oppose resistenza: reagรฌ a labbra chiuse, forse scrutandolo d’amore acceso. Il perchรจ Cristo tace รจ materia di poesia: ยซAvevi sete di un amore libero โ€“ continua lo scrittore russo -, non dei servili entusiasmi dello schiavo davanti al padrone potente che lo ha terrorizzato una volta per sempreยป. Dio aveva sete della sete di quell’altro brigante: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป.

Poco prima l’aveva chiamato per nome, con il nome del suo buon cuore: ยซEgli non ha fatto nulla di maleยป. A Iddio bisbiglia di traverso il suo Credo: โ€œTi credo, tu sei Re davvero: stasera, se puoi, quando sarai lassรน, fai una preghierina per me. Promettimi che non morirรฒ solo come un ladroโ€. La sua professione vale il doppio della richiesta: la richiesta รจ il frutto della sua professione. Il Cristo-assetato si disseta alla sorgente di quelle parole: ยซIn veritร  ti dico: oggi sarai con me nel Paradisoยป. Non ha chiesto nulla a Dio, Dio risponde dandogli il tutto a disposizione: l’eternitร . All’uomo bastardo ch’era sulla bocca di tutti, il Cielo apre le braccia: ยซIo credo che neppure i nostri errori e i nostri sbagli sono inutili โ€“ scrisse padre Turoldo – e che a Dio non รจ piรน difficile venirne a capo, di quanto non lo sia con le nostre buone azioniยป.

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Nel tracollo, il ladrone consegna a Dio il tema: โ€œAutobiografia di un fallitoโ€. Sbagliรฒ strade, frequentรฒ brutte compagnie, sfottรจ la libertร : scordรฒ la bellezza per cui era nato. In quella baraonda di offese, urla e sputi fu l’unico a ricordarsi dove abitava il volto del vero Dio. Lo intravide, Gli offrรฌ la compagnia delle sue confidenze. Poi, mentre la folla urlava โ€œSalta giรน, presto!โ€ Cristo, guardandolo, lo invitรฒ: โ€œSalta in braccio, vieni via con me!โ€. Ancora oggi, in tanti, rosicchiano.

Commento a cura di don Marco Pozza

(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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