don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 23 Agosto 2020

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Ritorno di fiamma

Nessuna tigre perde il sonno per l’opinione di una pecora:ย ยซAlcuni dicono Giovanni Battista, altri Elรฌa, altri Geremia o qualcuno dei profetiยปย rispondono gli amici al Maestro che domanda loro che cosa pensi la gente di Lui. Sa bene che nulla รจ cosรฌ deprimente come le chiacchiere, il travaso di un vuoto in un vuoto ancora piรน grande. Anche ai suoi tempi, ch’erano pur sempre tempi abitati da Lui, alcuni erano giร  cintura nera di bla-bla-bla. Giร  allora si credeva per sentito dire: โ€œMi dicono, sento dire dappertutto, l’hanno detto alla televisione, sono tutti concordiโ€. ยซSpesso nel giudicare una cosa โ€“ scriveva Seneca – ci lasciamo trascinare piรน dall’opinione che non dalla vera sostanza della cosa stessaยป. Nel giudicare una persona, poi, ci viene facile lasciarci trascinare dai pettegolezzi su lei anzichรฉ accettare d’incontrare la sua vera presenza. Ecco perchรจ se metti in una stanza dieci persone fans della democrazia, avrai venti opinioni diverse.

Mica รจ un ingenuo il Cristo. Sa bene come aveva creato l’uomo: era di una bellezza impareggiabile. Conosce bene anche com’รจ diventato dopo l’invasione del Demonio: se prima parlava di Dio, adesso ama parlare degli altri, oppure di se stesso. Quando parla degli altri si mostra chiacchierone, quando parla di sรฉ รจ noioso all’inverosimile. Per vederlo splendere รจ necessario insegnargli a parlare di te:ย ยซMa voiย โ€“ eccolo il geniaccio di Nazareth โ€“ย chi dite che io sia?ยปย Bando al cicaleccio, gente: โ€œLascia perdere gli altri – pare sentirlo dire -, voglio sapere da te: chi sono io per te. Che mi hai conosciuto, mi vivi appresso, ci frequentiamo ormai da un po’?โ€ Non sia mai che anche gli apostoli s’imbroglino i pensieri con le opinioni. โ€œSoffre di mancanza di autostima, misericordia di Luiโ€ balbetta Satan l’indemoniato. Piรน che mancanza d’autostima รจ esercizio all’onestร  intellettuale: rifiutare Cristo per sentito dire, anche fondar l’amore per Lui sulle esplicazioni di cittร , รจ la versione evangelica della prostituzione intellettuale. Non basta l’avere sentito parlare di Lui per dire di conoscerlo; non basta nemmeno essergli stati accanto qualche ora-giorno-stagione per dire d’essersi decisi per Lui. Non basta manco averlo lasciato dire, sentendo chi vorrebbe essere per me. Accumulare vicinanza, intimitร , emozioni non porta all’innamoramento. E’ necessario abitare la vertigine burrascosa di una domanda: โ€œChi sono io per te? Quanto vale la mia presenza? Sono davvero l’Amore che ti fa battere il cuore?โ€

Gesรน di Nazareth รจ la piรน bella poesia che Dio abbia mai composto: nessun’ode, nel tempo, ha mai superato la spinta di quel Mistero scoppiato in diretta nel silenzio di Betlemme. Come le poesie, dunque, non va spiegato: รจ fondamentale imbattersi nella sua vera-presenza. Esporsi, avventurandosi, all’ombra del suo bagliore: โ€œCosa senti, cosa ridesta in te lo starmi cosรฌ appresso? รˆ amore ciรฒ che dici di provare per me, oppure รจ solo un vago interesse di compagnia?โ€ E’ facile far confusione.

Pietro, capociurma degli avventurieri che l’han seguito, non teme d’esporsi all’imprevedibile bellezza di Gesรน:ย ยซTu sei il Cristo, il Figlio del Dio viventeยป. รˆ la piรน alta professione di fede che un uomo d’acqua abbia mai rivolto al mare in tempesta: โ€œPrima di tutto sei Dio, non sei uno qualsiasi. Son fragile di cuore, ma non lo affiderei al primo viandante โ€“ pare ribattergli col piglio dell’arrogante che s’inginocchia โ€“ Poi sei la vera ragione della mia vita: non ti rendi conto di come hai acceso la vita dentro me?โ€

Si accendono i flash, il Vangelo sta accadendo in diretta: avvezzo alle chiamate-senza-risposta, Cristo si impressiona quando un cuore alza la cornetta. E decide d’andare a fondo:ย ยซBeato sei tu perchรจ nรฉ la carne nรฉ il sangue te l’hanno rivelatoยป. Beato perchรจ crede non per sentito dire, perchรจ non prega preghiere giร  pregate: beato perchรจ ragiona con la sua testa, pensa pensieri nuovi, ardimentosi, spavaldi.ย ยซTu sei Pietroยปย e, te lo giuro, su te ci gioco la mia faccia. โ€œChissร  cosa diranno, Rabbรฌ: pensaci bene!โ€ Ci ha pensato, eccome: โ€œNessuna tigre, Pietro, perderร  il sonno per l’opinione di una pecoraโ€.

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Commento a cura di don Marco Pozza

(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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