don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 17 Settembre 2023

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Ti perdรฒno. Ti pรจrdono

Me lo immagino, il Cristo, mentre gli racconta questโ€™ennesima storiella al suo amico pescatore: Lo immagino in ginocchio, mentre fissa Pietro nello sguardo tra una pausa e lโ€™altra. Quasi a dirgli, con quei silenzi ad intermittenza: โ€œCi credo a quel che dico, sai. Tu sei disposto a crederci?โ€ Il pescatore di Galilea, e gli amici suoi, a quelle storie, forse, non รจ che fossero cosรฌ disposti a crederci: ci credettero, perรฒ, perchรฉ a raccontarle era Lui, il bellโ€™amico. E Cristo le sue storie le partoriva in occasioni nelle quali, secondo lui, qualsiasi altro discorso fatto non sarebbe andato a buon fine.

Lโ€™ultima, in ordine di tempo, รจ quella che parla di un servo che, ritrovatosi con lโ€™acqua fino al collo โ€“ o preso per il collo dai tassi dโ€™usuraio di qualche prestito โ€“ trova nellโ€™uomo al quale deve dei crediti pesanti una proposta inaspettata, dopo unโ€™implorazione da batticuore:ย ยซAbbi pazienza con me e ti restituirรฒ ogni cosaยปย gli disse quandโ€™era sul punto di essere venduto lui e tutta la sua famiglia. Si sentรฌ risollevare:ย ยซIl padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciรฒ andare e gli condonรฒ il debitoยป. Si aspettava, al massimo, un piano di rientro graduale: esagerando, poteva desiderare che non gli fossero applicati dei tassi da usura, o messe condizioni ancora piรน letali di quel debito giร  cosรฌ devastante:ย ยซDiecimila talentiยป. Sโ€™imbatte, invece, nella sorpresa di un condono totale:ย ยซGli condonรฒ il debitoยป.ย 

La supplica รจ andata a buon fine, oltre ogni piรน rosea aspettativa.

Con lโ€™indulto in tasca, perรฒ, questโ€™uomo fa il bullo quandโ€™รจ ancora per strada:ย ยซQuel servo trovรฒ uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari, lo soffocavaยป. Ancora prima di tornare a casa e dare il lieto annuncio del condono ricevuto, manda in malora quel capitale per non rifare il gesto ricevuto. Era dโ€™un peso infinitamente piรน piccolo: cento denari contro diecimila talenti! Invece, con il compagno che gli ripropone davanti agli occhi la stessa scena fatta pocโ€™anzi da lui col suo padrone โ€“ย ยซAbbi pazienza con me e ti restituirรฒ (tutto)ยปย โ€“ lo prende per il collo e non gli concede respiro, figurarsi tregua.

Non fu perchรฉ qualcuno fece opera di spionaggio con il padrone che il primo servo cadde in rovina: cadde perchรฉ, accecato dallโ€™ingratitudine, mentre stava ancora attraversando il ponte del perdono lo distrusse con le sue mani: cadendo in acqua da quel ponte che, invece, era diventato per lui un trampolino di lancio verso un sorriso. Dio lโ€™aveva perdonato per la supplica ben fatta, per il figlio tirato in ballo, per la moglie in apprensione? No, lโ€™aveva perdonato per molto meno: non perchรฉ lo meritasse, ma perchรฉ il suo cuore meritava pace. La fregatura resta sempre allโ€™erta: ยซPerdoniamo tutto a noi stessi e nulla agli altriยป (J. De La Fontaine).

Non tace Cristo stavolta. Non puรฒ proprio tacere questa volta, รจ in gioco il cuore stesso del suo cuore amante:ย ยซServo malvagio (โ€ฆ), non dovevi anche tu aver pietร  del tuo compagno come io ho avuto pietร  di te?ยปย Non fosse stato che prima era stato perdonato, magari quel principio di soffocamento sarebbe stato giudicato dagli organi competenti, non da Cristo in persona. La sentenza, invece, arriva per direttissima perchรฉ, cosรฌ facendo, si รจ permesso di prendere in giro il perdono di Dio. Non gli fosse stato condonato il debito, magari aveva una scusante in piรน da giocarsi.

Lโ€™inciampo, invece, รจ proprio lรฌ, e Cristo lo sa: quando Dio ha perdonato in te lโ€™imperdonabile, รจ come trovarti poi a dover scontare un ergastolo di reciprocitร  per una vita intera. Eri indebitato fin sopra i capelli e sei stato perdonato completamente: un giorno, a parti invertite, rischi di dispiacerti del perdono ricevuto. Quandโ€™avrai la necessitร  di rimetterlo in gioco su altri: โ€œSe non cโ€™รจ perdono reciproco, per me รจ no!โ€ sembra dire Cristo agli amanti smemorati.

Cโ€™รจ anche chi, magari, non ha accumulato nessun debito, finora, con Dio: โ€œIo non avrรฒ mai bisogno del perdono di Dioโ€. Chissร  che per una bugia cosรฌ maestosa, Dio non decida di giocarsi in anticipo una quota del suo perdono riservato ai grossi debitori. Rimane il fatto che, con Cristo, la vita รจ tutta una questione di accenti: โ€œTi perdรฒnoโ€. Oppure il contrario: โ€œTi pรจrdonoโ€. La stessa identica differenza che cโ€™รจ tra lโ€™aria fresca e lโ€™aria fritta.ย 

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte