Soprattutto i migliori vanno in crisi
Le notti di galera odorano di pece. Sono tra le cose piรน orribili che la mente umana possa affrontare: sfiancano il cuore, divaricano lโanima, sono carta vetrata su pelle fragile. Sono paesi popolati da mostri a tre teste, giraffe a sei colli, giaguari in stato dโassedio.
Qualcuno, queste notti, non le reggerร : con un lenzuolo al collo, โchi si รจ visto sโรจ vistoโ. Per tutti รจ cosรฌ: la notte, in galera, non guarda in faccia nessuno. A maggior ragione per lโinnocente che sta in galera: si raddoppi il tutto per mille e ancora non sโimmagina il tugurio di unโanima che dondola tra la vita e la morte.
Giovanni Battista in carcere, ci fa sapere lโevangelista, รจ ยซin carcereยป. A sentire parlare di lui direttamente dal Cristo, viene da pensare che non ci fosse partita tra lui e gli altri: ยซTra i nati di donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni Battistaยป. ร il piรน in forma, la migliore versione possibile del sรฉ alla quale si possa aspirare.
Eppure anche i migliori vanno in crisi, anche i migliori โ tutto dโun tratto anche loro, come tutti โ sentono sparire la sedia da sotto il sedere: ยซIl problema della certezza รจ che รจ statica; si puรฒ fare poco, se non riaffermare infinitamente se stessi. Lโincertezza, invece, รจ piena dโincognite, possibilitร rischiยป (S. Bachelor).
Verrebbe da dire, dunque, che soprattutto i migliori vanno in crisi: a chi si aspetta poco dalla vita, basterร poco per saziarsi lโanima. A chi, invece, si aspetta il tutto dalla vita, soltanto il meglio riuscirร a spegnergli lโincendio dellโattesa che gli arde dentro.
Il Battista รจ in crisi: vedendo il sole a quadretti da dietro le sbarre per aver denunciato il cuore dโorgia di Erode il Piccolo (anche se si credeva Il Grande), rimane perplesso nel sentire come si comporta Cristo nel concreto.
Il Messia, per Giovanni, avrebbe dovuto โchiudereโ definitivamente i conti con il marciume: tagliare, gettare, pulire, bruciare. Invece, tramite Radio Carcere, sente che il Messia โtiene apertoโ: coi peccatori, invece che dare loro fuoco, si siede a tavola.
Ecco, dunque, la domanda, piรน che lecita, da un uomo che sta in gattabuia per aver creduto al Messia: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettarne un altro?ยป Della serie: โHo buttato via la vita per niente? Dimmelo per cortesiaโ.
Cristo, udendo la domanda dallโambasceria di Giovanni, non risponde con le parole: le parole sono una fonte di malintesi. Risponde con gli occhi: ยซI ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, ai poveri รจ annunciato il vangelo, i morti risuscitanoยป.
Come dire: โQuesto รจ quello che sta accadendo: secondo voi sono la Promessa o lโennesima illusione?โ La risposta sarร sempre dellโuomo a se stesso, non di Dio allโuomo: resterร sempre possibile continuare ad andare contro allโevidenza.
Lo sa benissimo Cristo, giocatore di poker, che non basterร avere gli occhi per vedere: occorrerร avere occhi che, dopo aver veduto, crederanno a ciรฒ che hanno visto. E ยซbeato colui che non trova in me motivo di scandaloยป.
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Dio non sta mentendo, nemmeno sta nascondendosi: se sembra farlo, รจ solo perchรฉ sogna che tutti gli uomini, a fine giornata, siano salvi. Allโapparire di una crisi, qualunque essa sia, Cristo sa che non si caverร un ragno dal buco cominciando a fare ragionamenti, anche altissimi.
In tempi di crisi a salvarci o castigarci sarร la capacitร o meno dโintravedere, dentro i fatti che ci accadono, la presenza misteriosa di un Dio allโopera. Un Dio vestito da operaio che, fatti alla mano, consiglia di (ri)guardare due volte prima di consegnare alla spazzatura unโintera vita: โLโacqua โ sembra dire โ รจ molto piรน profonda di quel che ti sembra dalla superficieโ.
Beato colui che sโimmergerร nelle profonditร .
A qualcuno, comunque, nemmeno lโevidenza basterร per credere: ยซCosa siete andati a vedere nel deserto?ยป chiede, con un colpo di fucile, Gesรน agli insoddisfatti della realtร .
Lo chiede perchรฉ di persone vestite bene, di gente da salotto, di quaraquaquร sarร possibile trovarne dappertutto. Se volevano vedere un profeta, invece, lโhanno visto e vedono pure che fine fanno i veri profeti: marciscono nella galera, da innocenti.
La faccenda รจ unโaltra, perรฒ: che certi giorni la gente manco sa quel che vuole. Correrร dietro al primo pifferaio che passa.
Soltanto perchรฉ chiamerร incenso il fumo.
In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandรฒ a dirgli: ยซSei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?ยป.
Gesรน rispose loro: ยซAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri รจ annunciato il Vangelo. E beato รจ colui che non trova in me motivo di scandalo!ยป.
Mentre quelli se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: ยซChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re!
Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, io vi dico, anzi, piรน che un profeta. Egli รจ colui del quale sta scritto: โEcco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerร la tua viaโ.
In veritร io vi dico: fra i nati da donna non รจ sorto alcuno piรน grande di Giovanni il Battista; ma il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiยป (Vangelo di Matteo 11,2-11).
Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte
