Un granello di fede, per amare con passione
Non cโรจ sensazione piรน vicina alla disperazione che quella del sentirsi inutili: la malinconia degli anziani soli, il tormento di un giovane che fatica a trovare il suo cammino, la struggente tristezza di un genitore quando i figli lasciano la casa, portano tutte incistate nel fondo una domanda esistenziale: ยซA chi, a cosa servo ancora?ยป.
Ma non รจ questo il senso con cui Gesรน adopera oggi questo termine: servire, diceva don Tonino Bello, รจ voce del verbo amare. Chi ama non sente nessun peso, nessuna fatica, e niente รจ troppo gravoso: a chi ama basta leggere la felicitร negli occhi dellโaltro.
E chi meglio di un Dio che alla fine della propria vita si cinse i fianchi e passรฒ a lavare i piedi di chi, di lรฌ a qualche ora, lo avrebbe tradito e rinnegato puรฒ dimostrare la bellezza di un servizio? Anche Lui semplicemente servo, solo un servo a cui brillano gli occhi.
E ancora aggiungeva: ยซSono stato in mezzo a voi come uno che serveยป, ridando onore e dignitร alla dimensione del servire. Nasce allora spontanea una domanda: e se il servire fosse il senso, quello piรน vero e profondo del nostro vivere, proprio perchรฉ cosรฌ strettamente collegato alla dimensione dellโamore? Chi ama รจ servo in-utile, cioรจ senza alcun tornaconto, senza guadagno[…] Continua a leggere su Avvenire.
