AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90€
Ogni volta che la liturgia ci fa fare memoria del battesimo di Gesù la cosa che attira sempre la mia attenzione nel racconto del vangelo è l’acqua sporca del giordano, nell’acqua sporca non tanto dal fango del fiume Giordano quanto dai peccati di tutte le persone che andavano a farsi battezzare da Giovanni il Battista ,e proprio in quell’ acqua sporca che Gesù si cala si immerge, lui riceve questo battesimo ma non tanto per togliersi di dosso il peccato, perché Gesù non ha nessun peccato, ma per prendersi addosso tutto il peccato tutta quella sporcizia lavata in quel fiume Giordano.
E’ un gesto simbolico molto importante, per noi il battesimo è il momento in cui ci purifichiamo, torniamo essere puliti indossiamo quella veste candida della nostra dignità .
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Per Gesù il battesimo invece è prendersi addosso tutta questa sporcizia per purificarla, prendersi addosso tutti i nostri peccati i nostri errori, le nostre cadute per raddrizzarle.
Ma può far questo proprio per quella voce che conclude il vangelo di questa domenica “tu se il figlio mio prediletto l’amato, in te ho posto il mio compiacimento“.
E’ questo sentirsi amato da Gesù che da la forza di poter affrontare questo la forza di Gesù è l’amore del padre. Si sente addosso questo compiacimento questa fiducia e questo funziona anche nella nostra vita.
Quando ci sentiamo amati, quando ci sentiamo…la fiducia addosso riusciamo a fare tantissime cose , quando non ci sentiamo amati e non ci sentiamo la fiducia, tutto diventa pesante.
Chi è Gesù? E’ uno che immergendosi nei nostri peccati ci dice che si ha, che ci ama, che ama ciascuno di noi anche quando abbiamo sbagliato, anche quando siamo incorsi in quella storia che ci ha sporcati, anche quando siamo caduti ci ama per questo e ripone in noi la sua fiducia.
Questo suo amore e questa sua fiducia ci rendono simile a lui, questo suo amore questa sua fiducia su ciascuno di noi ci permettono di rimetterci in piedi e di affrontare la vita.
Il male che cos’è invece? E’ perdere questa fiducia e questo amore, il male ha tutto l’intento di prendere le nostre colpe e di rinfacciarcele, ecco perché esistono i sensi di colpa che non vengono mai da Dio ma vengono dal male.
Gesù ci libera da questo senso di colpa, torna a fidarsi di ciascuno di noi ci guarda e ci ama e anche per noi allora è vera quella voce, è come se Gesù volesse dire a ciascuno di noi durante questa giornata in cui si fa memoria del suo battesimo “tu sei amato, in te ho posto tutta la mia fiducia, coraggio, rimettiti in piedi provaci ancora“.