don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 16 Giugno 2022

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โ€œPregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di paroleโ€.

La nostra preghiera rischia spesso di diventare uno spreco di parole. รˆ lo stesso spreco di chi รจ convinto di affrontare un esame evitando accuratamente di fare scena muta e cominciando a parlare di qualunque cosa pur cercare di convincere il professore che in realtร  ha studiato.

Effettivamente qualche volta questo puรฒ anche riuscire come stratagemma, ma con Dio questa strategia non riesce perchรฉ sa bene che le parole sono la grande maschera dietro cui ci nascondiamo. In questo senso la vera preghiera non รจ fatta di molte parole, ma di molti silenzi, molti sguardi, e pochissime parole perlopiรน significative, preziose, cariche di senso. Piรน si cresce nella vita di preghiera e piรน le parole diminuiscono.

I grandi santi, i grandi maestri di vita spirituale a volte pregavano solo con delle brevissime giaculatorie, quasi sempre le stesse eppure ogni volta sempre nuove nella loro efficacia. รˆ la stessa efficacia di uno che รจ innamorato e non smette di dire โ€œti amoโ€ alla persona amata, anche se รจ sempre la stessa frase, la stessa parola, perchรฉ ciรฒ che conta non รจ la quantitร  ma la qualitร .

Gesรน nel vangelo di oggi fa il medesimo ragionamento e nellโ€™insegnare ai suoi discepoli a pregare, suggerisce loro una breve preghiera che racchiude in sรฉ il significato della preghiera. In fondo il Padre nostro รจ preghiera che insegna la preghiera. In questo senso riflettere e sostare su ciascuna delle parole di cui รจ composta รจ mettersi davvero alla scuola di Gesรน. Ma cโ€™รจ una condizione necessaria per poter pregare, una condizione che รจ piรน importante anche delle parole giuste: perdonare.

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โ€œSe voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerร  anche a voi; ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerร  le vostre colpeโ€.

Chi non ha liberato il cuore dal rancore, dal dolore, dal risentimento, non riesce a pregare perchรฉ non esiste cielo per chi ha gli occhi solo sulle proprie ferite.

Commento del 2020.

NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK DI DON LUIGI

Ogni volta che voglio pregare mi ritornano alla mente queste parole del Vangelo di Matteo: โ€œPregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perchรฉ il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediateโ€.

Questa annotazione di Gesรน fa diminuire drasticamente ogni mio tentativo di riempire lo spazio della preghiera con molti ragionamenti e molte parole. So che sono capito anche se dico poco e se quello che dico (o non dico) lo scelgo con cura. La preghiera del Padre nostro che Gesรน aggiunge immediatamente dopo questa annotazione รจ esattamente unโ€™accurata scelta di ciรฒ che รจ essenziale dire.

E tra tutte le poche cose che Gesรน indica in questa preghiera, la cosa che piรน deve rimanerci impressa รจ la parola Padre. […] Continua a leggere qui.