Lo Spirito Santo รจ sceso su di Lui!
Termina oggi, con la festa del Battesimo di Gesรน, il tempo delle manifestazioni di Cristo Signore. A Natale si รจ manifestato ai poveri, rappresentati dai pastori; allโEpifania si รจ manifestato ai Magi, che rappresentano tutti i popoli; oggi, ricevendo da Giovanni lโimmersione nel Giordano, egli si manifesta al popolo di Israele.
Secondo il racconto dellโevangelista Matteo, ยซGesรน dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzareยป; infatti, da tutta la Palestina accorrevano per ascoltare la predicazione di questo grande profeta, lโannuncio dellโavvento del Regno di Dio, e per ricevere il battesimo, cioรจ per sottoporsi a quel segno di penitenza che richiamava alla conversione dal peccato. Pur chiamandosi battesimo, esso non aveva il valore sacramentale del rito che celebriamo oggi; come ben sappiamo, รจ infatti con la sua morte e risurrezione che Gesรน istituisce i Sacramenti e fa nascere la Chiesa.
Quello amministrato da Giovanni, era un atto penitenziale, un gesto che invitava allโumiltร di fronte a Dio, invitava ad un nuovo inizio: immergendosi nellโacqua, il penitente riconosceva di avere peccato, implorava da Dio la purificazione dalle proprie colpe ed era inviato a cambiare i comportamenti sbagliati, quasi morendo nellโacqua e risorgendo a una nuova vita.
Per questo, quando il Battista vede Gesรน che, in fila con i peccatori, viene a farsi battezzare, rimane sbalordito; riconoscendo in Lui il Messia, il Santo di Dio, Colui che รจ senza peccato, Giovanni manifesta il suo sconcerto: egli stesso, il battezzatore, avrebbe voluto farsi battezzare da Gesรน. Ma Gesรน lo esorta a non opporre resistenza, ad accettare di compiere questo atto: ยซLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaยป. Con questa espressione, Gesรน manifesta di essere venuto nel mondo per fare la volontร di Colui che lo ha mandato, per compiere tutto ciรฒ che il Padre gli chiede; รจ per obbedire al Padre che Egli ha accettato di farsi uomo. Questo gesto rivela anzitutto chi รจ Gesรน: รจ il Figlio di Dio, vero Dio come il Padre; รจ Colui che ยซsi รจ abbassatoยป per farsi uno di noi, Colui che si รจ fatto uomo e ha accettato di umiliarsi fino alla morte di croce (cf Fil 2, 7).
Il battesimo di Gesรน, di cui oggi facciamo memoria, si colloca in questa logica dellโumiltร e della solidarietร : รจ il gesto di Colui che vuole farsi in tutto uno di noi e si mette realmente in fila con i peccatori; Lui, che รจ senza peccato, si lascia trattare come peccatore (cf 2Cor 5, 21), per portare sulle sue spalle il peso della colpa dellโintera umanitร , anche della nostra colpa. ร il ยซservo di Dioยป di cui ci ha parlato il profeta Isaia nella prima lettura. La sua umiltร รจ dettata dal voler stabilire una comunione piena con lโumanitร , dal desiderio di realizzare una vera solidarietร con lโuomo e con la sua condizione. Il gesto di Gesรน anticipa la Croce, lโaccettazione della morte per i peccati dellโuomo. Nel battesimo di Gesรน siamo di fronte alla prima esplicita rivelazione della Santissima Trinitร .
Dio si presenta come il Padre di questo Figlio amato e, per tale atto dโamore, lo Spirito di Dio si manifesta e viene come una colomba sopra di Lui, e in quel momento lโamore che unisce Gesรน al Padre viene testimoniato a quanti assistono al battesimo da una voce dallโalto che tutti odono: ยซQuesti รจ il Figlio mio, lโamato: in lui ho posto il mio compiacimentoยป. Queste parole che risuonano dallโalto attestano che Gesรน รจ obbediente in tutto al Padre e che questa obbedienza รจ espressione dellโamore che li unisce tra di loro. Perciรฒ, il Padre ripone il suo compiacimento in Gesรน, perchรฉ riconosce nellโagire del Figlio il desiderio di seguire in tutto alla sua volontร . E queste parole del Padre alludono anche, in anticipo, alla vittoria della risurrezione e ci dicono come dobbiamo vivere per stare nel compiacimento del Padre, comportandoci come Gesรน.
Gesรน รจ davvero il Messia, il Figlio dellโAltissimo che, uscendo dalle acque del Giordano, stabilisce la rigenerazione nello Spirito e apre, a quanti lo vogliono, la possibilitร di divenire figli di Dio. Non a caso, infatti, ogni battezzato acquista il carattere di figlio a partire dal nome cristiano, segno inconfondibile che lo Spirito Santo fa nascere ยซdi nuovoยป lโuomo dal grembo della Chiesa.
Oggi siamo invitati anche noi a far memoria del nostro battesimo. Il Battesimo รจ lโinizio della vita spirituale, che trova la sua pienezza per mezzo della Chiesa. Nellโora propizia del Sacramento, mentre la Comunitร ecclesiale prega e affida a Dio un nuovo figlio, i genitori e i padrini sโimpegnano ad accogliere il neo-battezzato sostenendolo nella formazione e nellโeducazione cristiana. ร questa una grande responsabilitร , che deriva da un grande dono! Perciรฒ, tutti noi, che abbiamo ricevuto il battesimo, impariamo a riscoprire la bellezza di questo sacramento e poichรฉ col battesimo diventiamo cristiani, e dunque apparteniamo alla grande famiglia di Dio, questo Dio che noi chiamiamo ยซAbbร , Padreยป (cf Mc 14, 36; Rm 8, 15; Gal 4, 6), impegniamoci a dare gioiosa testimonianza della nostra fede, affinchรฉ questa fede generi frutti di bene e di concordia. Amen!
Don Lucio D’Abbraccio
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