don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 27 Luglio 2025

Domenica 27 Luglio 2025 - XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 11,1-13

Data:

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Papร , mi insegni a pregare?

Vi รจ mai capitato di vedere un bambino che osserva attentamente il papร  mentre fa qualcosa? Lo guarda con quegli occhi spalancati, pieni di curiositร , e poi dice: โ€œPapร , mi insegni anche a me?โ€. Puรฒ essere mentre il papร  sistema una bicicletta, prepara la pasta o anche solo si fa la barba. Il bambino vuole imparare, vuole fare come il papร  che ammira.

Ecco, questo รจ esattamente quello che accade nel Vangelo di oggi. I discepoli vedono Gesรน che prega, lo osservano in silenzio, e poi uno di loro trova il coraggio di chiedere: ยซSignore, insegnaci a pregareยป. รˆ la stessa richiesta spontanea e sincera di un figlio al proprio padre.

Quante volte anche noi ci siamo sentiti inadeguati davanti alla preghiera! Magari pensiamo: ยซNon so pregare beneยป. Ma Gesรน, in risposta alla domanda dei discepoli, semplicemente insegna loro il Padre Nostro. รˆ come quando vostro figlio vi chiede come si guida la macchina. Non iniziate spiegandogli il motore o le leggi del codice della strada. Gli fate vedere come si tiene il volante, come si usa il cambio, passo dopo passo, con pazienza.

E infatti la prima parola che Gesรน insegna รจ ยซPadreยป. Non ยซDio onnipotenteยป o ยซSignore dellโ€™universoยป, ma semplicemente ยซPadreยป. San Giovanni Crisostomo, chiamato โ€œBocca dโ€™oroโ€ per la sua eloquenza, spiegava ai fedeli di Costantinopoli che il Padre Nostro รจ ยซla preghiera piรน perfettaยป perchรฉ ci fa uscire dal nostro piccolo mondo per abbracciare lโ€™umanitร  intera. E poi cโ€™รจ questa richiesta cosรฌ concreta: ยซDacci oggi il nostro pane quotidianoยป. Che bella questa richiesta! Non ยซDacci ricchezzeยป, non ยซFacci diventare famosiยป, ma semplicemente il pane di oggi. รˆ come quando torniamo a casa stanchi dal lavoro e qualcuno ci ha preparato la cena. Non serve un banchetto da re, serve qualcosa che ci nutra e ci faccia sentire amati.

Dio si preoccupa delle nostre necessitร  concrete e pertanto non dobbiamo vergognarci di parlare a Dio anche dei nostri problemi. Santa Teresa dโ€™Avila, la grande mistica spagnola, aveva un rapporto cosรฌ familiare con Dio che una volta, cadendo nel fango durante un viaggio, gli disse scherzosamente: ยซSe cosรฌ tratti i tuoi amici, non mi meraviglio che tu ne abbia cosรฌ pochi!ยป. Ecco la confidenza che possiamo avere con il Padre: quella di chi sa di essere amato anche quando protesta.

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ยซRimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitoriยป. Questa forse รจ la parte piรน difficile del Padre Nostro. Perdonare chi ci ha fatto del male, chi ci ha tradito, chi ci ha deluso. รˆ come quando in famiglia litighiamo per qualcosa che sembra stupida โ€“ chi doveva lavare i piatti, chi ha lasciato la macchina senza benzina โ€“ e poi ci ritroviamo a tavola e qualcuno deve fare il primo passo. Gesรน non ci chiede di dimenticare o di far finta di nulla. Ci chiede di spezzare la catena della vendetta, di non lasciare che il rancore avveleni il nostro cuore. รˆ un processo, non un interruttore che si accende e spegne.

Poi Gesรน racconta la parabola dellโ€™amico che bussa a mezzanotte. San Tommaso dโ€™Aquino ci aiuta a capire questa parabola spiegando che Dio non ha bisogno delle nostre preghiere per sapere cosa ci serve, ma noi abbiamo bisogno di pregare per aprire il nostro cuore a quello che lui vuole donarci. Quante volte anche noi pensiamo che Dio non ci ascolti! Preghiamo per un lavoro e non arriva. Preghiamo per la guarigione di una persona cara e non succede nulla. Ma Gesรน ci dice: continuate a bussare, non perchรฉ Dio sia sordo o pigro, ma perchรฉ la preghiera cambia prima di tutto noi.

Quando continuiamo a pregare per qualcuno o per qualcosa, piano piano il nostro cuore si modella su quello di Dio. Iniziamo a vedere le situazioni con i suoi occhi, a desiderare quello che desidera lui. รˆ come quando due sposi dopo tanti anni iniziano a pensarla allo stesso modo su molte cose, non perchรฉ uno convince lโ€™altro, ma perchรฉ camminando insieme si sono sintonizzati. San Giovanni della Croce chiamava questo processo ยซla notte oscura dellโ€™animaยป, quei momenti in cui sembra che Dio taccia, ma in realtร  รจ il tempo in cui il nostro cuore impara ad amare come ama lui.

E infine Gesรน promette: ยซIl Padre vostro del cielo darร  lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!ยป. Lo Spirito Santo รจ il regalo che ci fa capire che non siamo mai soli, che ci dร  la forza di perdonare quando sembra impossibile, che ci aiuta a vedere la bellezza anche nei giorni grigi.

Allora, come possiamo mettere in pratica tutto questo nella vita quotidiana? Iniziamo la giornata dicendo: ยซPadre, eccomi qui, con le mie paure e le mie speranze. Aiutami a vivere questo giorno da figlio tuoยป. Quando siamo in fila al supermercato o bloccati nel traffico, invece di irritarci, proviamo a dire: ยซPadre, benedici anche questa persona che mi sta davantiยป. Quando qualcuno ci ferisce, invece di covare rancore, proviamo a pregare: ยซPadre, aiutami a perdonare, anche se oggi non ne ho vogliaยป.

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La preghiera  รจ un respiro del cuore, un modo per ricordarci che siamo amati esattamente cosรฌ come siamo. Gesรน ci ha insegnato che pregare รจ semplice come un bambino che chiama il papร . Non servono parole complicate o formule magiche. Serve solo un cuore che si fida e che sa di essere amato.

E chi meglio di Maria ci puรฒ insegnare questa fiducia? Lei, che allโ€™annunciazione ha detto il suo ยซsรฌยป senza capire tutto, ma fidandosi completamente. Lei che ha pregato magnificando il Signore non per quello che aveva ricevuto, ma per quello che Dio stava facendo per tutti gli umili della terra. Maria, che sotto la croce ha continuato a credere quando tutto sembrava finito, ci insegna che pregare significa affidarsi anche quando non capiamo, amare anche quando fa male, sperare anche quando tutto sembra perduto.

Allora, oggi, proviamo anche noi a dire come i discepoli: ยซSignore, insegnaci a pregareยป, e scopriremo che la risposta รจ giร  nel nostro cuore che batte. E insieme a Maria, la prima discepola, impariamo a dire ogni giorno: ยซPadre, sia fatta la tua volontร ยป, sapendo che la sua volontร  รจ sempre e solo amore. Amen!

Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.

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