don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2023

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Il mistero della vita eterna

Ieri la festa di Tutti i Santi ci ha fatto contemplare ยซla cittร  santa, la Gerusalemme del cielo che รจ nostra madreยป (Prefazio di Tutti i Santi). Oggi, con lโ€™animo ancora rivolto a queste realtร  ultime, commemoriamo tutti i fedeli defunti, che ยซci hanno preceduto con il segno della fede e dormono il sonno della paceยป (Preghiera eucaristica I).

รˆ molto importante che noi cristiani viviamo il rapporto con i defunti nella veritร  della fede, e guardiamo alla morte e allโ€™aldilร  nella luce della Rivelazione. Giร  lโ€™apostolo Paolo, scrivendo alle prime comunitร , esortava i fedeli a ยซnon essere tristi come gli altri che non hanno speranzaยป. ยซSe infatti โ€“ scriveva โ€“ crediamo che Gesรน รจ morto e risorto, cosรฌ anche Dio, per mezzo di Gesรน, radunerร  con lui coloro che sono mortiยป (cf 1Tsย 4,13-14). รˆ necessario anche oggi evangelizzare la realtร  della morte e della vita eterna, realtร  particolarmente soggette a credenze superstiziose e a sincretismi, perchรฉ la veritร  cristiana non rischi di mischiarsi con mitologie di vario genere.

Nella Enciclica sulla speranza cristiana, Benedetto XVI si รจ interrogato sul mistero della vita eterna (cfย Spe salvi, 10-12) e si รจ chiesto: la fede cristiana รจ anche per gli uomini di oggi una speranza che trasforma e sorregge la loro vita (cfย ivi, 10)? E piรน radicalmente: gli uomini e le donne di questa nostra epoca desiderano ancora la vita eterna? O forse lโ€™esistenza terrena รจ diventata lโ€™unico loro orizzonte? In realtร , come giร  osservava santโ€™Agostino, tutti vogliamo la ยซvita beataยป, la felicitร .

Non sappiamo bene che cosa sia e come sia, ma ci sentiamo attratti verso di essa. รˆ questa una speranza universale, comune agli uomini di tutti i tempi e di tutti luoghi. Lโ€™espressione ยซvita eternaยป vorrebbe dare un nome a questa attesa insopprimibile: non una successione senza fine, ma lโ€™immergersi nellโ€™oceano dellโ€™infinito amore, nel quale il tempo, il prima e il dopo non esistono piรน. Una pienezza di vita e di gioia: รจ questo che speriamo e attendiamo dal nostro essere con Cristo (cfย ivi, 12).

Rinnoviamo questโ€™oggi la speranza della vita eterna fondata realmente nella morte e risurrezione di Cristo. ยซSono risorto e ora sono sempre con teยป, ci dice il Signore, e la mia mano ti sorregge. Ovunque tu possa cadere, cadrai nelle mie mani e sarรฒ presente persino alla porta della morte. Dove nessuno puรฒ piรน accompagnarti e dove tu non puoi portare niente, lร  io ti aspetto per trasformare per te le tenebre in luce.

La speranza cristiana non รจ perรฒ mai soltanto individuale, รจ sempre anche speranza per gli altri. Le nostre esistenze sono profondamente legate le une alle altre ed il bene e il male che ciascuno compie tocca sempre anche gli altri. Cosรฌ la preghiera di unโ€™anima pellegrina nel mondo puรฒ aiutare unโ€™altra anima che si sta purificando dopo la morte. Ecco perchรฉ oggi la Chiesa ci invita a pregare per i nostri cari defunti e a sostare presso le loro tombe nei cimiteri.

Maria, stella della speranza, renda piรน forte e autentica la nostra fede nella vita eterna e sostenga la nostra preghiera di suffragio per i nostri fratelli e sorelle defunti. Amen!

Fonte

Don Lucio D’Abbraccio

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