Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2022

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Lโ€™inizio del nuovo anno solare, sebbene non coincida con lโ€™apertura dellโ€™anno liturgico, avvenuta nella prima domenica di Avvento, ci invita ad una riflessione sul senso del tempo e sul nostro rapporto con esso. Nella sera del 31 dicembre, attraverso il canto del Te Deum, la Chiesa tradizionalmente rende lode a Dio e lo ringrazia per il dono del tempo, ricordandoci che noi ne siamo ย i custodi, ma non i padroni assoluti.

Dio รจ Signore del tempo e della storia, Colui che era, che รจ e che viene: Lui ne รจ lโ€™origine come Creatore e ne รจ anche il fine, verso cui tutti camminiamo, in un percorso orientato alla comunione piena, totale e definitiva con Lui. Noi siamo immersi in questo percorso e abbiamo il compito di vivere il presente come opportunitร  di servirlo, amarlo e lodarlo, anche nei nostri fratelli e sorelle.

In questo modo il tempo non rimane solo la somma di attimi che si succedono (chronos), ma un vero โ€œtempo favorevoleโ€ (kairos), in cui si realizza la nostra salvezza e vocazione, per aprirci la strada alla piena comunione con Dio nellโ€™eternitร  (aion), il tempo senza tempo. La celebrazione del 1ยฐ gennaio, Ottava di Natale, rappresenta una delle principali solennitร  mariane, che la Chiesa ci fa vivere ogni anno.

In essa contempliamo il mistero della divina maternitร  di Maria, mediante la quale Ella โ€“ โ€œnella pienezza del tempoโ€ (Gal 4,4) โ€“ ha introdotto nel mondo la Luce delle Genti, Cristo Nostro Signore. Nella fede cattolica, come ben ribadito dalla costituzione dogmatica sulla Chiesa Lumen Gentium, il mistero della Madre รจ intimamente innestato nel mistero di Cristo e della Chiesa. Non meraviglia, dunque, che la pagina evangelica di oggi ci presenti ancora i racconti dellโ€™infanzia di Gesรน, come li abbiamo ascoltati il giorno di Natale, cui si aggiunge il versetto finale sulla circoncisione di Gesรน, effettuata otto giorni dopo la sua nascita. La maternitร  di Maria, vergine prima, durante e dopo il parto, non รจย  soltanto un privilegio legato alla sua persona, quanto un segno profetico dellโ€™azione gratuita di Dio nel mondo e nella storia degli uomini.

Maria rappresenta la via dโ€™oro, pensata e creata da Dio per realizzare il disegno della salvezza. Nel cammino dei pastori, che senza indugio si recano in quel posto di povertร , che รจ il presepio, possiamo riconoscere il nostro cammino incontro a Maria e Giuseppe, che ci presentanoย  di nuovo Gesรน adagiato nella mangiatoia. Egli rappresenta lโ€™Atteso dei poveri, degli ultimi, di coloro che non occupano le prime pagine dei giornali e della storia, ma che sanno essere docili ai segni della realtร  e alle provocazioni di Dio, perchรฉ senza indugio, si mettono in cammino verso di Lui. Proprio ai pastori, reietti della societร , considerati dai perbenisti piรน animali che uomini, non degni di attenzione da parte dei notabili e sapienti di Israele, Dio affida il primo incontro con il Figlio venuto nel mondo.

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La loro testimonianza suscita stupore: il vero incontro con Dio suscita sempre stupore. Maria, da parte sua, ha uno sguardo spirituale e profondo sulla realtร : contempla il Figlio povero nella mangiatoia e riconosce i segni del passaggio di Dio nella vita degli altri uomini. La maternitร  di Maria nei confronti di Gesรน, infatti, si estende anche su tutta lโ€™umanitร : ella gioisce quando vede nascere Cristo nel cuore degli uomini ed esercita la sua maternitร  nei confronti dei membri della Chiesa.

Il Concilio ci ricorda che Maria โ€œper la sua fede ed obbedienza generรฒ sulla terra lo stesso Figlio di Dio, senza contatto con uomo, ma adombrata dallo Spirito Santo, come una nuova Eva credendo non allโ€™antico serpente, ma, senza alcuna esitazione, al messaggero di Dio. Diede poi alla luce il Figlio, che Dio ha posto quale primogenito tra i molti fratelli (cfr. Rm 8,29), cioรจ tra i credenti, alla rigenerazione e formazione dei quali essa coopera con amore di madreโ€ (LG 63).

Il verso finale, infine, attraverso lโ€™annotazione sulla circoncisione di Gesรน, offre un ulteriore profilo spirituale di Maria: Ella รจ lโ€™obbediente, colei che realizza quanto ha ascoltato dallโ€™Angelo. Era stato Lui, il messaggero di Dio, ad indicarle il nome โ€œGesรนโ€ (Dio salva), per questo Maria, fedele allโ€™Antica Legge di Israele e alla Nuova Legge della pienezza del tempo, realizza quanto Dio le ha chiesto, recando nel mondo il Salvatore.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli