Epifania: Dio per tutti

Questa tendenza a dividersi e a farsi la guerra tra fratelli รจ comune a tutte le religioni e nazioni, constatando che รจ una caratteristica che tutti gli uomini hanno da sempre, fin dai due fratelli Caino e Abele. Ma รจ proprio lโevento della nascita di Gesรน, il Figlio di Dio fatto uomo, che la Storia cambia, che viene annunciato un modo diverso di vivere tra esseri umani, dentro e fuori la Chiesa. Proprio in questi giorni nei quali salutiamo un papa che per molti aspetti era diverso dallโattuale, ma ne condivideva la missione e la fede, come Chiesa siamo chiamati a testimoniare lโunitร nella diversitร , lโincontro pur partendo da posizioni lontane, lโascolto anche se si parlano lingue diverse, lโaccoglienza reciproca anche se abbiamo apparentemente poco o nulla in comune.
I magi, questi misteriosi personaggi che vengono da lontano da โchissร doveโ, seguono una stella, un piccolo punto di riferimento celeste che li porta direttamente al cuore umano di Dio. In quel bambino in braccio a una ragazza si manifesta (โEpifaniaโ significa letteralmente โmanifestazioneโ) per loro un mondo nuovo che va celebrato, il mondo dellโincontro, della pace, della fratellanza universale.
Nel racconto evangelico il mondo religioso piรน duro e chiuso sembra far da barriera a questo incontro. La paura di Erode e degli abitanti della cittร santa Gerusalemme, sembra voler rallentare se non addirittura far fallire questo incontro tra i popoli e Gesรน, che รจ sempre possibile.
Nel racconto di Matteo quello che mi colpisce รจ la domanda โDovโรจ colui che รจ natoโฆ?โ. Questa รจ la domanda che รจ dentro tutti gli uomini alla ricerca di Dio, di qualcosa di nuovo nella loro vita, nella storia. ร la domanda che Dio ci ha messo dentro per cercalo e incontrarlo, non in alto, ma in basso, nel piccolo, nellโumano, nel fratello e sorella. Questi misteriosi personaggi venuti da lontano sono un esempio di coraggio e voglia di mettersi in cammino seguendo una intuizione, senza una solida sicurezza ma solo con la voglia di cercare e non arrendersi.
Il cammino di ricerca di questi Magi mi ricorda quei pellegrini che si mettono in viaggio sulla via di Santiago de Compostela, su quellโantico percorso che da tutta Europa fin dal medioevo porta a piedi fino alla cittร spagnola dove รจ sepolto Giacomo, uno degli apostoli di Gesรน. Questo cammino, simile a tanti altri cammini verso luoghi religiosi importanti, veniva chiamato anche โvia latteaโ, seguendo le costellazioni che vanno da est a ovest proprio in direzione di Santiago. ร stato percorso da tanti che conosco, compreso mio zio prete piรน di una volta, cosรฌ come da amici e ultimamente anche da una nostra parrocchiana.
ร bello vedere che ognuno parte in modi diversi, con una vita di fede diversa, talvolta quasi โassenteโ. Eppure tutti, anche da punti di partenza fisica e spirituale assai distanti, si mettono in cammino e seguono la stella interiore che apre allโincontro con Dio, nel modo che solo Dio sa fare. Per ognuno รจ possibile una โepifaniaโ di Dio, una manifestazione di Dio che fa cambiare vita e modo di costruire il mondo.
Dove sei Dio? Dove nasci e come posso raggiungerti?
Ecco la domanda che mi mette in moto, e guardando i magi allora non smetto di credere che anche nella Chiesa e nel mondo รจ possibile una unitร e un incontro, e la pace รจ il dono piรน grande di tutti i doni del mondo, perchรฉ questa pace รจ Dio ad averla accesa nel cielo del nostro cuore, e noi la dobbiamo solo seguireโฆ
Fonte: il blog di don Giovanni Berti (“in arte don Gioba”)



