don Giampaolo Centofanti – Un racconto breve: Habemus papam

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Capitolo 9

È una fresca alba dell’autunno romano, le foglie dorate degli alberi lungo il Tevere lasciano intravedere la cupola di San Pietro e parlano di una bellezza bella fino all’ultimo momento prima di morire.

Il cardinale Giuseppe Silvani ha fatto un lungo sogno. È l’ultimo giorno prima del conclave. È stato come parlare con Dio tutta la notte. Al punto che si domanda se ha sognato o ha pregato. Una nuova luce, un nuovo coraggio, che prima non c’era, gli tocca il cuore. La grazia della nuova chiamata: Quo vadis, domine?

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