don Giampaolo Centofanti – Un racconto breve: Habemus papam

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Capitolo 7

I primi mesi del pontificato i cambiamenti sono notevoli e il cambiamento per molti dell’apparato è faticoso. Discepolo esorta i media a dare spazio a chiunque abbia qualcosa di utile da dire. Non ai ruoli, alle competenze istituzionali, alle parole d’ordine. Ricerca del vero, non formalismi. Gesù spiazza tutti i poteri costituiti. Lon Rong non dice sempre la sua su questioni scottanti ma rimanda al Gesù dei vangeli. Cristo ha dato qualche volta Lui stesso l’eucaristia? A chi? In quali situazioni?

Come mai ha detto di essere stato inviato solo alle pecore perdute della casa d’Israele? Allora in altri luoghi vi sono altri modi di vivere e trasmettere quelle stesse verità essenziali? Il Figlio dell’uomo, poi, nei dialoghi personali dava risposte, donava grazia, a misura dunque in modo diverso in base alla specifica persona. Mai schematico. Gesù leggeva la Parola con sguardo libero e profondo, talora fulminante nell’aprire ad orizzonti nuovi pure in essa già contenuti.

Gli ideologi di tutte le aree si vedevano messi in crisi. Giovanni Lon Rong in mezzo alle tante prove della sua vita ha sperimentato che la grazia accolta, l’incontro vissuto con gli altri, portano oltre le astrazioni, le praticonerie, le spiritualità disincarnate, verso il discernere concreto del cuore divino e umano di Gesù. Le impostazioni riduttive generano visuali riduttive. Ognuna coglie e in maniera riduttiva aspetti del vero. Bisogna liberare fin dalla scuola la libera ricerca autentica dei giovani nella identità da ciascuno di essi cercata e nello scambio con le altre.

Ossia nei modi e nei tempi adeguati dare il potere al popolo, alla specifica persona, nell’epoca in cui il potere è nella formazione e nell’informazione. Gettare semi di rinascita e non blandire e sostenere come se fossero i nostri salvatori poteri allo sbando, che senza il sostegno della Chiesa colerebbero a picco, con grande gioia di masse di spogliati di ogni tipo.

Dunque su punti specifici talora Discepolo accompagna, libera, il dibattito, rimanda ad una nuova attenzione al Gesù dei vangeli, ma su questo dice la sua con forza: nei modi e nei tempi adeguati, ma che il potere torni alla gente! Unica speranza di uscita dalle spire mortali del tecnicismo.

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