don Fulvio Capitani – Commento al Vangelo del 1 Maggio 2022

561

Commento a cura di don Fulvio Capitani

Parroco di San Jacopo in Polverosa (Firenze)
Assistente della Sottozezione Unitalsi di Firenze Centro
Assistente Ecclesiatico Comunità Toscana Foulards Blancs


Gesù accoglie il nostro amore fragile e lo trasforma in una missione

«“Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?”. Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: “Mi vuoi bene?”»

È il turno di Pietro dopo Tommaso. Certo Gesù incontra la comunità dei discepoli, ma poi è con i singoli che ricostruisce un rapporto. Dal rinnegamento forse Pietro si sente un discepolo fallito. Paolo e Luca dicono che Gesù è apparso per primo a Pietro (1Cor.15,5 e Lc. 24,34) ma non viene raccontato, io penso che Pietro si fosse ritenuto indegno di Gesù Risorto e il suo senso di colpa lo tenesse chiuso e triste.

Gesù lo coinvolge in un processo di guarigione e di conversione. Dall’essere concentrato sulle sue colpe a ritornare alla verità della sua relazione con Gesù: l’Amore, ad alta tensione, che proviene dal Signore stesso, che “amo sino alla fine”. Gesù chiede di amarlo più di tutto e tutti. Un amore che punge addolora Pietro che sente di non reggerlo, tanta era stata la sua paura e la sua vigliaccheria.

Gesù va oltre la fragilità e accoglie l’amore fragile di Pietro come un abbraccio e una missione.

don Fulvio Capitani