don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 9 giugno 2019

Commento alla Prima Lettura

– La Pasqua, per gli Ebrei,

era il ricordo della liberazione

e della libertà dalla schiavitù d’Egitto.

Veniva celebrata ogni anno al 14 di Nisan.

– La Pentecoste

era pure una grande festa del popolo

e ricordava la Legge.

Arrivati al monte Sinai,

Mosè riceve da Dio la Legge (i 10 Comandi);

è il momento simbolico

in cui si riconoscono:

“popolo di Dio”.

Capiscono che la legge è un grande dono di Dio.

Questa pagina degli Atti

pone alcuni problemi e interrogativi:

         – perché Gesù doveva aspettare 50 giorni

         per mandare il suo Spirito sui Discepoli?

         – nel Vangelo di Giovanni,

         sembra che la         Risurrezione,

         l’effusione dello Spirito,     

         l’Ascensione

          e la Pentecoste

         siano avvenuti nel medesimo        giorno.

         Come si spiega la differenza di tempi

         con Luca ?

         – Come faceva la gente in piazza,

         da provenienze diverse,

         sentire Pietro parlare la loro lingua?

– E’ una pagina di teologia

  non di cronaca.

1° risposta:

Luca distribuisce in tempi diversi

la Risurrezione,

l’Ascensione,

la Pentecoste

per aiutare noi a comprendere meglio

i molteplici aspetti del mistero di Gesù.

2° risposta:

Un altro insegnamento che Luca vuole dare:

la Pentecoste è il ricordo della Legge mosaica,

ora la Nuova Legge non è più quella di Mosè,

ma è Gesù stesso, lo Spirito del suo Amore.

Lo Spirito ha sostituito la Legge.

3° risposta:

 I segni: vento forte, terremoto, fuoco

sono tutte immagini per sottolineare

quanto di grande e unico sta avvenendo.

Come lo raffiguriamo lo Spirito di Dio?

Anche noi usiamo dei disegni simbolici

per rappresentare sentimenti e ideali:

  1. la speranza, l’amore, la gioia, (le faccette) ecc…

Il vento, il terremoto

stanno ad indicare la forza,

ciò che trascina e travolge…

il fuoco

sta ad indicare:

la vita sempre nuova,

il calore, il colore,

la tendenza a muoversi verso l’alto,

la capacità di purificare (sterilizzare) (perdono)

4° risposta:

– Le molte lingue parlate dagli Apostoli,

o avveniva una traduzione in simultanea?

Nulla di tutto ciò;

Luca si riferisce a un fenomeno

molto comune nella Chiesa primitiva:

ricevuto lo Spirito

molti battezzati

in una specie di esaltazione,

come in estasi,

pronunciavano parole strane…

         nessuno parlava lingue straniere,

ma era un segno che lo Spirito di Dio

era sceso su di loro.

lo Spirito unisce ciò che è diviso.

Nell’antichità, a Babele,

senza lo Spirito… non riescono più a capirsi;

a Pentecoste, con lo Spirito,

pur prevenienti da località diverse

e senza conoscersi,

riescono a capirsi…

perché tutti capiscono

il linguaggio dell’amore.

Commento al VANGELO

– La pagina del Vangelo

è un breve tratto del discorso di Gesù

durante l’Ultima Cena.

– Da tenere presente

lo stato d’animo di Gesù;

ciò che sta vivendo, provando

Gesù in quel momento:

sa già del tradimento di uno di loro,

prova a convincerlo a rivedere la scelta.

Giuda se ne va, sbattendo la porta.

E’ il fallimento della sua opera.

– In quella Cena Gesù parla a lungo

di tante cose,

fa tante raccomandazioni:

sta morendo

e in piena coscienza

rivolge con il cuore in mano

le ultime raccomandazioni ai suoi.

– Deve avvertirli di ciò che sta per succedere

(servirà a poco… ma Lui li preavvisa);

parla a lungo del Padre

e dello Spirito Santo che il Padre

manderà quando Lui se ne sarebbe andato;

raccomanda di stare uniti:

(a Pietro chiede che li “raduni”,

li “raccolga”… se li vada a cercare

là dove sarebbero andati a nascondersi);

raccomanda di non perdere la fiducia in Lui,

sarebbe risorto,

sarebbe ritornato…

devono avere fede in Lui;

devono rimanere uniti a Lui,

come dei rami alla vite;

non devono spaventarsi

per quello che succederà,

“Io ho vinto il mondo”  – afferma.

– I Discepoli ascoltano in silenzio,

ma capiscono poco…

cominceranno a capire dopo che Lui

se ne sarà andato…

– In questa pagina Gesù dice:

         – chi mi ama,

         mi ascolta,

         mette in pratica quanto vi ho detto…

         – Gesù assicura la venuta dello Spirito

         che è del Padre e anche suo.

         – lo Spirito santo

         vi farà capire

         ciò che ora vi sembra oscuro

– Tutto il discorso, comunque

piuttosto lungo

diventa comprensibile solo nella fede:

se ci si fida di Gesù.

Diversamente sono parole vuote,

chiacchiere di uno esasperato,

di un moribondo,

che si aggrappa ai suoi

perché sta perdendo tutto.

Per capire

è necessario fidarci di Gesù.

La sua Parola è il nostro bene.

Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova

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