don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del giorno – 15 Febbraio 2022

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LA FORTEZZA CHE VINCE LA PAURA

A Brescia e in provincia oggi si celebra la festa dei Santi patroni martiri Faustino e Giovita. รˆ interessante mettere in relazione queste figure con i testi della Parola della liturgia feriale.

San Giacomo scrive: ยซBeato lโ€™uomo che resiste alla tentazione perchรฉ, dopo averla superata, riceverร  la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amanoโ€ฆ Nessuno, quando รจ tentato, dica: โ€œSono tentato da Dioโ€; perchรฉ Dio non puรฒ essere tentato al male ed egli non tenta nessunoยป. La parola โ€œtentazioneโ€ traduce un termine di greco, che troviamo anche nel Padre nostro, e che puรฒ essere tradotto anche con โ€œprovaโ€œ. รˆ proprio a partire da queste parole di san Giacomo che Benedetto XVI ha contestato la vecchia versione del Padre nostro nel suo libro Gesรน di Nazareth (cfr. Gesรน di Nazareth, 2007, pp. 118-121), chiedendo una nuova traduzione italiana.

Nella prova siamo chiamati a โ€œresistereโ€ tramite la virtรน della fortezza, che รจ una delle quattro virtรน cardinali, cioรจ presenti in ogni essere umano; al tempo stesso รจ un dono dello Spirito Santo che riceviamo tramite la preghiera. Le prove e le tentazioni non sono volute direttamente da Dio ma da Lui permesse per la nostra crescita spirituale. Senza il suo aiuto siamo destinati a soccombere e, dโ€™altra parte, Egli non puรฒ soccorrerci se non glielo chiediamo. Questo รจ il significato delle parole del Padre nostro: ยซNon abbandonarci alla tentazioneยป.

La Legenda maior racconta che i Santi Faustino e Giovita affrontarono con fermezza a piรน riprese la piรน dura delle prove: quella in cui dovevano scegliere tra la propria vita e il prestare culto agli idoli pagani, venendo meno alla fedeltร  a Cristo e al primo comandamento.

Lโ€™imperatore Adriano in prima persona chiese ai due giovani di adorare il dio sole ma essi si rifiutarono. Ordinรฒ perciรฒ che fossero dati in pasto alle belve del circo e ma le fiere rimasero mansuete e si accovacciarono ai loro piedi. Il miracolo ebbe come effetto la conversione di molti spettatori, tra cui anche la moglie del governatore Italico, Afra che diverrร  un giorno anche lei martire e sarร  proclamata santa. Venne ordinato che i giovani fossero scorticati vivi e messi al rogo. Ancora una volta, come i giovani di cui parla il Libro di Daniele, affrontarono senza perdersi dโ€™animo questa terribile prova. Il martirologio racconta come il fuoco non toccรฒ nemmeno le vesti dei due condannati e le conversioni in cittร  ebbero ancora piรน larga diffusione. Furono infine condannati a morte e decapitati a Brescia e il 15 febbraio, di un anno vicino al 130 d. C.,

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Tutto questo ci ricorda che la fede in Dio รจ il primo rimedio a ogni paura e ogni ansia, dalle paure piรน grandi, come quella della morte, alle forme di agitazione relative ai problemi quotidiani, come nellโ€™episodio narrato nel vangelo odierno. Gesรน rimprovera i discepoli perchรฉ si lasciano prendere dallโ€™affanno e dellโ€™agitazione e discutono tra di loro, accusandosi a vicenda, per il fatto che ยซavevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sรฉ sulla barca che un solo paneยป. Dice loro: ยซPerchรฉ discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?ยป.

Qualche anno dopo lo Spirito Santo avrebbe dato loro la fortezza per vincere anche la paura della morte.

O Maria, Regina dei martiri, aiutaci a vincere ogni ansia e inquietudine e insegnaci a confidare nella Bontร  del Padre nostro quando siamo nella prova. Amen.

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