Per non perdere la vita in mezzo alla ricchezze
Le parabole sono “pericolose”: prendono elementi della vita quotidiana, ma con lo scopo di portarci oltre il racconto.
Senza questa premessa, il rischio di fraintendere รจ alto: si potrebbe pensare che essere ricchi sia sbagliato a prescindere e che dobbiamo rassegnarci a qualsiasi forma di povertร , anche quella che รจ frutto di ingiustizia, accettandola passivamente nella speranza che, nell’aldilร , Dio ci ripagherร con un premio eterno. Niente di tutto ciรฒ. Cristo รจ venuto a trasformare questo mondo e il nostro modo di vedere e vivere la vita.
Il ricco epulone la sta perdendo: la sua รจ una vita ricca di beni materiali ma povera di relazioni, di amore, di condivisione, fino a non avere piรน un nome, a perdere cioรจ la sua identitร ; egli si trova giร agli inferi, cioรจ nel nulla, nel vuoto, in una vita tormentata. Ricco di cose, eppure vuoto.
E Gesรน, richiamando il banchetto del cielo, ci dice di pensarci finchรฉ siamo in tempo: cambiamola ora la nostra vita, condividiamo ciรฒ che siamo e ciรฒ che abbiamo, arricchiamola di relazioni buone. Altrimenti, pur in mezzo alle ricchezze, la perdiamo.
