Don Fabrizio Moscato – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2021

Chiedere… Cercare… Bussare…
Tre verbi che, dopo l’affermazione e l’invito di Gesù, attendono un esito certo da Dio…
A volte lo pretendono…

…quando si chiede nella povertà…
…quando si cerca nello smarrimento…
…quando si bussa nella solitudine…

È pregare.
Ma è importante non soltanto cosa chiedo, cosa cerco o per cosa busso…
È più importante – e decisiva – la confidenza filiale con il Padre che mi può dare, che mi può far trovare, che mi può aprire… ma soprattutto che mi può… stupire!

Sì! Come sempre sottolinea Gesù, la preghiera trae la sua forza dalla relazione di Dio Padre con me suo figlio.

Una relazione che, più è solidamente vissuta, più è capace di passare al setaccio i desideri del mio cuore e i bisogni che individuo…

Una relazione che è già essa stessa ciò che non avevo cercato, eppure trovo… ciò che non avevo chiesto, eppure ottengo… l’apertura di un cuore che mi ama senza condizioni, più che lo spiegamento di soluzioni per cui avevo bussato…

Le mie aspettative, le mie richieste, possono pure muovere la preghiera, specie nelle necessità contingenti…
Ma la paternità di Dio mi sorprende con esiti ben diversi da ciò che mi aspetto, con “il meglio per me” che supera sempre di gran lunga “il bene secondo me”.

Ancora una volta, l’invito a lasciarmi guardare dal volto di un Padre che stupisce i suoi figli con i più grandi regali del suo Amore.

Fonte: Telegram | Pagina Facebook

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