don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 8 Aprile 2022

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La fiducia è un atto di umiltà.

Non possiamo dire di fidarci di Dio se nel nostro cuore non ci fidiamo delle persone nelle quali il Signore si manifesta. Specie se sono persone difficili. Ecco, quelle ci aiutano a rimanere con i piedi per terra e fare esperienza di pazienza e umiltà, perché costringono il nostro egoismo e il nostro orgoglio a fare un passo indietro.

Il vero problema dei Giudei è che non si fidano di Dio, perché altrimenti, come dice Gesù in questo brano, si fiderebbero della Legge alla quale dicono di credere. La mancata umiltà di questi uomini cosiddetti di Dio è la principale causa di incredulità. Essi hanno la presunzione di possedere tutta la conoscenza di Dio, per questo non riescono a credere a una nuova manifestazione del Signore.

Anche noi siamo così: per un po’ di catechismo fatto da piccoli e per qualche preghiera che abbiamo imparato, siamo convinti di non aver bisogno di conversione e di conoscere Dio. E chissà perché non conosciamo la Scrittura e chiediamo ancora segni…

  • In chi hai davvero fede?

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