don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 22 Giugno 2023

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Conosciamo bene questa preghiera: sono le uniche parole necessarie per pregare Dio e ce le consegna direttamente Gesù.

Spesso la nostra preghiera è fatta di richieste, ma la fede non è chiedere, ma confidare che Dio ci sia sempre accanto e quanto più lo loderemo, tanto più riconosceremo la sua opera. Dio, essendo Padre, già conosce ciò di cui un figlio necessita, prima ancora che glielo chieda.

Allora, la nostra preghiera c permetterà di imparare ad attendere i suoi tempi, di vedere come abbia già iniziato a operare, di confermare in noi quel sentimento di fiducia che noi abbiamo in Dio e di avvertire l’amore che il Padre ha per noi.

In questo modo pregheremo in modo libero e autentico dove l’unica preoccupazione non sarà avere ciò che vogliamo, ma sentire che Dio è Padre buono, che merita di essere lodato e santificato anche da chi oltraggia il suo nome, che la sua volontà si compia ovunque e attraverso tutti, che le nostre giornate abbiano sempre il necessario poiché il superfluo ci distrae dalle cose vere ed essenziali.

E infine, l’unica preoccupazione che la preghiera ci potrà portare è che il Padre perdoni tutte le volte in cui non ci siamo comportati come figli aderendo alle tentazioni e da questo perdono impariamo anche noi a far sentire amati quelli che sbagliano con noi.

  • Dio ci attende e nel frattempo ci ama. E tu sai attenderlo amandolo?

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