don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 13 Novembre 2022

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Sembra un brano che voglia spaventarci. In fondo si conclude con una parola tutt’altro che paurosa.

Le paure nascono da qualcosa che non conosciamo e che temiamo ci facciano perdere la vita. Sconforto e terrore si affacciano nella nostra testa quando sembra che tutto sia finito.

Tutto finisce quando dopo non c’è niente. Gesù oggi ci sta invitando a recuperare quella fede che diciamo di avere. E noi abbiamo fede perché Gesù ci ha fatto una promessa di vita eterna e l’ha mantenuta: il Signore dopo essere morto è risorto. Questo è il fondamento della nostra fede. Noi crediamo a ciò che ci ha detto Cristo Risorto: dove sarò io sarete anche voi. 

Anche a noi battezzati è promessa la vita eterna e la risurrezione con Gesù. Le paure nascono dal dubbio che abbiamo di questa promessa fatta dal Signore. 

Ecco perché dice che potranno capitare tante cose terrificante all’aspetto umano, ma non dobbiamo mai dimenticarci che in quei momenti noi saremo chiamati a dare testimonianza. E la testimonianza è credere che Dio, che è vita, dopo averci dato la vita non può darci la morte, ma dopo la morte fisica ci porta alla vita eterna con Lui in attesa della nuova vita fisica.

Essere testimoni di Dio significa, allora, non aver paura di perdere la vita fisica, perché si vive la certezza di riaverla più in là.

Dio è il nostro rifugio. E per chi crede davvero in lui, non ha senso la paura della morte, perché dopo di questa c’è una vita nuova. 

  • e tu sei più legato alla vita vecchia o sei proiettato alla vita nuova in Cristo?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE