Conosciamo la differenza che c’รจ, in senso metaforico, tra una persona sveglia e una persona addormentata!
Ecco il senso dell’Avvento: il discepolo deve essere uno sveglio, non tonto nรฉ indolente. ร chiamato a tenere gli occhi bene aperti, per essere capace di riconoscere i segni dei tempi e discernere la presenza stessa del Signore.
Le quattro settimane che precedono il Natale di Gesรน costituiscono il tempo di Avvento: con esso inizia anche un nuovo anno liturgico in cui la Chiesa celebra tutto il mistero dell’uomo in Cristo.
Facciamo memoria del passato, ricordando la prima venuta di Gesรน “nell’umiltร della nostra natura umana” ; ma ci orientiamo anche al futuro, attendendo la sua seconda venuta nello “splendore della gloria” alla fine dei tempi. Soprattutto perรฒ viviamo giร adesso la sua presenza, potente e operante, con cui egli ci viene incontro in ogni tempo e in ogni avvenimento per essere riconosciuto da persone sveglie e accoglienti.
Ogni anno, nella prima domenica d’Avvento ci รจ proposto un brano del discorso escatologico di Gesรน: quest’anno (iniziando il ciclo B) lo ascoltiamo dal Vangelo secondo Marco che ci accompagnerร per tutta l’annata.
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Nell ‘immagine adoperata da Gesรน emergono quattro momenti (alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino) che caratterizzano la stessa passione di Cristo: in quei momenti i discepoli dormono e rinnegano il Maestro, lo abbandonano e fuggono. A noi รจ rivolto il monito ad essere svegli, per rimanere fedeli a Gesรน qui e adesso.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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