Gesù ammonisce con insistenza i discepoli a non divulgare le notizie dei suoi prodigi, perché la gente finisce per reclamizzare solo un medico straordinario.
Ma Gesù non è venuto per risolvere tutti i problemi di salute: ha compiuto alcuni gesti significativi, per far capire che è venuto a purificare l’umanità prigioniera del peccato, che esclude dall’amicizia con Dio.
In questo senso compie il miracolo di purificazione del lebbroso, che nella mentalità dell’Antico Testamento era indice di peccato: il lebbroso era considerato maledetto da Dio e quindi veniva escluso dalla comunità . Gesù in parte osserva la legge e in parte la vìola; ma soprattutto la supera, precisando la sua volontà di purificare l’umanità dalla lebbra del peccato, di superare l’isolamento e correggere l’emarginazione dell’uomo lontano da Dio e chiuso in se stesso.
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In tal modo il Maestro offre un segno che possa servire alle autorità giudaiche per riconoscere che lui non vìola le regole, ma risolve il problema! È veramente l’inviato di Dio capace di curare l’umanità , di restituire al peccatore la sua dignità umana, rendendolo capace di relazioni buone.
Serva come testimonianza anche per noi, facendoci sentire che Lui è Punico capace di liberarci dalla ristrettezza dei nostri giudizi. Perciò gli chiediamo: “Liberaci dalle nostre angosce, ridonaci la capacità di essere veramente persone socievoli”.
Il Signore ha compassione dei nostri limiti e vuole curarci: affidiamoci a Lui e alla sua divina compassione.
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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV