don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 1 Ottobre 2023

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All’inizio della nostra esperienza cristiana c’รจ una chiamata, con cui Dio Padre si รจ rivolto a ciascuno di noi: <Figlio!>. Uniti a Gesรน, l’Unigenito Figlio di Dio, anche noi abbiamo la grazia di essere suoi figli; ma tale dono comporta un impegno: <Figlio, va’ a lavorare nella vigna>.

Non รจ un onere faticoso, ma un impegno personale nella relazione di affetto con il Signore. Nel linguaggio biblico la vigna รจ immagine della sposa amata, per cui lavorare nella vigna del Signore significa coltivare e custodire l’amicizia con lui. Non scoprire questa bellezza รจ una perdita, un danno, รจ il peccato, perchรฉ รจ la mancanza di sostanza nella nostra vita. I due figli della parabola ci mettono davanti a diverse reazioni e il narratore ci coinvolge con una domanda: <Che ve ne pare?>.

In modo provocatorio Gesรน conclude affermando che i peccatori entrano nel regno prima delle autoritร  religiose, non perchรฉ sono peccatori, ma perchรฉ si convertono. Il fatto decisivo รจ il pentimento con un conseguente cambiamento. Ci sono persone che a un certo punto si rendono conto di avere sbagliato, provano dolore per il loro sbaglio e cambiano veramente vita.

Ci sono altre persone invece che sono convinte di avere sempre fatto tutto bene, e non cambiano mai. Il rischio รจ che i mediocri restino mediocri tutta la vita, senza rendersi conto del male che fanno oppure trascurandolo come insignificante. Per credere al Signore bisogna pentirsi e aderire a lui con tutto il cuore, facendo davvero la sua volontร .

AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV

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