don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 2 Aprile 2022

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Il brano evangelico ci consegna ancora una volta Gesรน come segno di contraddizione. Di fronte a lui non ci sono reazioni univoche. Riscontriamo quelle positive della folla e quelle negative dei capi e, infine, la difesa da parte di Nicodemo.
รˆ una pagina che ci consegna senzโ€™altro delle letture riduttive di Gesรน.

Ora, il cammino verso la fede si fa strada lentamente. รˆ un cammino graduale. Una gradualitร  che va rispettata e accolta anche nel nostro itinerario di fede. Non tutto ci รจ chiaro sin dallโ€™inizio: รจ un profetaโ€ฆ รจ il Cristoโ€ฆ Mai un uomo ha parlato come parla questโ€™uomoโ€ฆ
Dobbiamo confessare che lโ€™arte di scorgere e custodire i germogli non sempre ci appartiene, lโ€™attenzione ai percorsi segreti della luce, in noi come attorno a noi, รจ merce rara. Resta una sfida aperta la capacitร  di custodire i germogli, prendersene cura, accompagnarli. รˆ sempre da apprendere lo stile di non bruciare le tappe e di non calpestare i germogli! Che cosโ€™รจ lโ€™educazione se non lโ€™arte di riconoscere, custodire e alimentare i germogli?

Alla gente del vangelo come a noi del resto, manca un profondo sguardo di fede e perciรฒ si limita a leggere il riscontrabile.
โ€œIl Cristo viene forse dalla Galilea?โ€. Gesรน รจ davvero pietra di scandalo. In Gesรน cโ€™รจ una umanitร  come la nostra, che ben conosciamo. Ma nella sua umanitร  il Padre ha scelto di rivelare la sua gloria. La sua umanitร  รจ rimando al mistero nascosto di Dio che puรฒ capire solo chi accoglie la sua persona. Che cosโ€™รจ che di lui ci scandalizza? Il fatto che Dio sia un uomo concreto, ben definito. Ci convincerebbe di piรน un essere divino che sia una sorta di uomo universale, non legato al contingente, un poโ€™ evanescente.

Che cosa accade quando Gesรน non รจ riconosciuto e quindi non accolto? I giorni scorsi, il vangelo ci ha detto: โ€œvoi non avete in voi la parola del Padreโ€. Noi siamo figli della religione dellโ€™ascolto, non anzitutto dellโ€™amore. Lโ€™amore, secondo i rabbini, รจ figlio dellโ€™ascolto. โ€œAmerai il Signore tuo Dio se ascoltiโ€. Da qui la necessitร  di uno studio costante, orante, assiduo delle Scritture per imparare ad ascoltare Dio evitando ogni costruzione di โ€œvitelli dโ€™oroโ€, evitando cioรจ ogni prematura conclusione su colui che รจ lโ€™Altro per eccellenza. La costruzione del vitello dโ€™oro ha questo di assurdo agli occhi del profeta: voler racchiudere il mistero di Dio prematuramente. E questo accade ogni volta che non ci si pone in ascolto. Non accade forse cosรฌ anche nelle nostre relazioni? Il non ascolto dellโ€™altro porta sempre a conclusioni affrettate.

Non รจ affatto detto che Dio debba essere forte come un toro, anche se ci ha liberati: non potrebbe avere la debolezza dellโ€™agnello? Solo se non chiudiamo le nostre riflessioni premature sulla realtร , possiamo imparare veramente ad ascoltare Dio, i fratelli e la vita. Nel vangelo di Lc troviamo la figura di Maria che conservava โ€œqueste coseโ€ nel suo cuore, custodiva, cioรจ, nel suo cuore gli opposti: la capacitร  di una visione sempre aperta della realtร , uno sforzo assiduo di studiare seriamente le Scritture e la vita con cuore e mente aperta per imparare ad ascoltare.

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AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM