Don Antonio Mancuso – Commento al Vangelo del 20 Febbraio 2020

Chi non è disposto ad affrontare la sofferenza non può definirsi veramente cristiano… e non perché il cristiano è un masochista, ma perché la sofferenza fa parte della vita.

La vera vittoria di Cristo sulla morte e sul maligno, sul diavolo è che mentre il diavolo ha messo la morte e la sofferenza dentro la vita, Cristo ha fatto diventare sofferenza e morte strumenti per la salvezza.

Proprio così… se li rifiutiamo e li combattiamo… aumenta la nostra sofferenza, se li usiamo come ponte e li attraversiamo… arriviamo alla risurrezione… alla completa liberazione. Scacco matto.

Dio ha fatto scacco matto al diavolo in Gesù Cristo. Come dire: caro diavolo, tu hai messo la morte dentro la vita? E io ho mandato mio figlio che ha usato la sofferenza e la morte per raggiungere la resurrezione. E ti ho fregato!

Certo… non è facile tutto questo. Tutto ciò che possiamo evitare dobbiamo evitarlo… ma ci sono cose che non dipendono da noi… ci sono cose, situazioni, dolori, malattie, sofferenze… che possono essere affrontate solo con la forza della fede… solo con la prospettiva soprannaturale… solo con la fede nella vita eterna. Il vero problema è… il vero rischio è… che spesso siamo cristiani solo a metà… che spesso e molti purtroppo vivono la fede solo come strumento per vivere bene questa vita.
Insomma… hanno una fede che si ferma qui… in questa vita… che non arriva al salto della vita eterna.

E la tragedia è… che se non crediamo nella vita eterna… ci saranno cose alle quali non riusciremo a dare un senso… proprio così, se non crediamo nella vita eterna rischiamo di credere e pensare che ci sono vite di serie A e vite di serie B… vite fortunate e vite disgraziate… fino ad arrivare a credere che ci sia un destino e non una destinazione.

Gesù ha affrontato la passione e la croce per poterti fare vedere la strada per la risurrezione… se non fosse stato così… sarebbe stata inutile la sua vita.
Non me ne facevo nulla di Dio se fosse stato lontano da me… così, invece, ogni volta che soffro so che anche lui ha sofferto… e so che solo attraversando con lui la mia sofferenza potrò sperimentare con Lui la resurrezione!

Fonte


Tu sei il Cristo …. Il Figlio dell’uomo deve molto soffrire.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 8, 27-33   In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.  E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».   Parola del Signore

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