SUL GOLGOTA PER VEDERE IL GIORNO DI CRISTO RISORTO NELLA NOSTRA VITA
“Non vedere mai la morte”, magari… Magari non vederla in questo cancro, che invece me la ricorda ogni istante. Ci provo a distrarmi, a fare come se non ci fosse, ma come un torrente carsico, sotto l’apparenza รจ una morsa che mi stringe cuore e carne. Un po’ come quando, da ragazzi, avevamo un esame all’orizzonte. Facevi quel che facevi, il pensiero era sempre fisso lร , al giorno dell’esame, e ogni ora che passava era una condanna inesorabile alla tua pigrizia, mentre l’angoscia incalzava inducendoti a disperare di farcela a darlo quel maledetto esame…
Magari “non vedere piรน la morte” nel rapporto con mio padre, dopo tanti anni ancora cosรฌ difficile. Magari non vederla in questo ennesimo giorno da disoccupato; mi alzo, mi guardo allo specchio e comincio veramente a disprezzarmi: butto i giorni senza uno straccio di lavoro; e continuo a deludere la mia fidanzata, ma come faccio a pensare di sposarmi in queste condizioni? Davvero vorresti fare l’esperienza di “non vedere mai piรน la morte” nella tua vita? Allora ascolta oggi il Signore: “Chi custodisce la mia Parola non vedrร mai la morte”. Ecco il modo per vedere la vita di Cristo, quella che non finisce, dentro la propria vita. Vita nel cancro, che significa pace, tempo, parole e dolori da offrire, e pienezza di vita e di amore dove il mondo e la carne vedono vuoto e angoscia. Vita nella disoccupazione, che significa fede e speranza che Dio provvede alla propria vita, che discerne nella precarietร il deserto per imparare che la vita viene da Lui, e dalle sue Parole; un tempo per affidarci a Dio e sperimentare che Lui esiste, e non ci abbandona e cosรฌ fondare il proprio matrimonio sulla roccia di questa esperienza.
Ma come si fa a “custodire la Parola” di Gesรน? Come Abramo. Anche lui vedeva solo morte: non aveva un figlio a cui donare se stesso in ereditร , non aveva una terra a cui consegnare il proprio corpo per il riposo. Ma proprio qui la Parola di Dio รจ scesa dal Cielo come una chiamata trasformando quell’al di lร di morte che lo attendeva in un futuro colmo di vita. Qui Abramo ha cominciato a “vedere il giorno di Gesรน”, che รจ appunto “vedere la vita” in ogni giorno: giunto a Canaan, la terra che Dio gli aveva promesso, stringeva tra le braccia Isacco, la vita scaturita dalla sua carne morta. Eppure non era ancora questo il giorno di Gesรน nel quale rallegrarsi. Ad Abramo mancava qualcosa, come a ciascuno di noi. Abbiamo sperimentato il suo amore che, perdonando i peccati, ha ridato vita a molte cose di noi. Ma ancora non basta per “non vedere piรน la morte”. Come ad Abramo, ci manca l’esperienza decisiva dell’amore pieno e incondizionato, frutto della notte oscura della fede, la piรน dura, l’unica nella quale si puรฒ “vedere” la luce della Pasqua che cancella per sempre la morte nel giorno eterno del Messia Gesรน.
La notte del Moria, nella quale Dio ha condotto Abramo quando gli ha chiesto di sacrificare Isacco. Mamma mia che crudeltร … Puรฒ Dio chiedere una cosa del genere? “Chi si crede di essere?” potremmo dire, come i giudei fecero con Gesรน. E lo chiediamo eccome, e per questo vediamo ancora morte nella nostra vita. Ma coraggio, proprio oggi e in questi giorni che ci separano dalla Pasqua, possiamo fare la stessa esperienza di Abramo, e “vedere il giorno di Gesรนโ. Appoggiamoci alla Chiesa, confessiamo la nostra superbia, e cominciamo ad obbedire, a salire il Moria dove offrire a Dio il nostro Isacco. Tu sai che cos’รจ. Forse la tua speranza di guarire, o il desiderio di trovare lavoro. Prendi quello che ami, a cui tieni di piรน, che desideri piรน intensamente, e deponilo sull’altare. Lascia a Dio la tua vita “custodendo” la sua promessa che non vedrai piรน la morte. Perchรฉ cosรฌ accadrร , come ha sperimentato Abramo, che ha imparato a โsorvegliare, proteggere, amareโ la Parola e per questo ha riavuto Isacco. Quella relazione nuova e libera purificava il suo sguardo per vedere l’amore di Dio e non piรน la morte della paura, della gelosia, dell’affetto morboso.
Dopo lโintervento dellโangelo, infatti, Abramo, secondo il Targum, ha chiamato quel luogo: “Qui il Signore fu visto”. Al culmine dell’angoscia Abramo ha visto che “Dio รจ favorevole”, ha visto il giorno di Cristo in quel giorno che doveva essere di morte. Ma era Abramo, per me รจ impossibile… Sรฌ, รจ impossibile ma non a Dio che lo rende possibile nella sua Chiesa. In essa possiamo ascoltare e “custodire” la sua Parola che illumina i fatti e, chiamandoci, ci indica come e dove offrirci alla sua volontร . Mentre nelle celebrazioni facciamo memoria dell’amore che Dio ha sempre ha avuto per noi, e con la forza dei sacramenti possiamo balbettare il desiderio di obbedire, possiamo a poco a poco abbandonarci alla sua fedeltร . “Prima che Abramo fosse”, infatti, prima del nostro matrimonio, dei figli, del lavoro, del nostro carattere e dei nostri difetti, del nostro corpo, “prima” ancora che peccassimo e di subire quell’ingiustizia, Gesรน รจ “Io sono”, ovvero amore incondizionato per ciascuno di noi.
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E se ci ha amato “prima” non ci amerร ora, e domani, e sempre, donandoci la sua vita immortale proprio dove e quando la morte ci fa piรน paura?
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]
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Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno.
Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 51-59
In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrร la morte in eternoยป. Gli dissero allora i Giudei: ยซOra sappiamo che sei indemoniato. Abramo รจ morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterร la morte in eterno”. Sei tu piรน grande del nostro padre Abramo, che รจ morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?ยป.
Rispose Gesรน: ยซSe io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica รจ il Padre mio, del quale voi dite: ”ร nostro Dio!”, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioiaยป.
Allora i Giudei gli dissero: ยซNon hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยป.
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesรน si nascose e uscรฌ dal tempio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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