don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 28 Maggio 2022

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50 giorni dopo Pasqua si celebra la solennitร  della Pentecoste, il dono dello Spirito Santo. Gesรน, ormai ascesoย  al Padre (nel 40ยฐ giorno dopo Pasqua), dona lo Spirito santo: ยซIl Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderร ย  nel mio nome, lui vi insegnerร  ogni cosaยป (Gv 14,26).ย 

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La festa di Pentecoste รจ giร  presente nellโ€™Antico Testamento: per gli ebrei era ed รจ la festa del dono dellaย  Torah/della legge: ยซIl terzo giorno, sul far del mattino, vi furono tuoni e lampi, una nube densa sul monte e unย  suono fortissimo di corno: tutto il popolo che era nellโ€™accampamento fu scosso da tremoreโ€ฆ Mosรจ parlava e Dioย  gli rispondeva con una voceยป (Es 19,16ss). A questa premessa, seguirร  la consegna della Torah, i comandamenti. Festa che dava e dร  inizio alla mietitura del grano: si chiama anche ยซFesta delle Settimaneยป (cfr Tobiaย  2,1; 2 Mac 12,31-32). Il suo scopo era ringraziare Dio per i frutti della terra e, successivamente, per il donoย  della Legge sul Monte Sinai. Il testo degli Atti recupera lo stesso linguaggio e contesto descritto in Esodo:ย  ยซStava compiendosi il giorno della Pentecosteโ€ฆ venne allโ€™improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che siย  abbatte impetuoso, e riempรฌ tutta la casaโ€ฆ Apparvero lingue come di fuocoโ€ฆยป (At 2,1ss, I lettura).ย ย 

Se un tempo Dio ha consegnato la Legge a Mosรจ, ora รจ il tempo di rinascere dallโ€™alto ยซSe uno non nasce da  acqua e Spirito, non puรฒ entrare nel regno di Dioโ€ฆ Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove  viene nรฉ dove va: cosรฌ รจ chiunque รจ nato dallo Spiritoยป (cfr Gv 3,1-21). Questo รจ lโ€™ora in cui la Legge dellโ€™amore  viene incisa nei cuori: ยซCredimi, donna, viene lโ€™ora in cui nรฉ su questo monte nรฉ a Gerusalemme adorerete il  Padreโ€ฆ. Ma viene lโ€™ora in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร ยป (Gv 4,23): ecco perchรฉ con  le parole del salmo lo invochiamo: ยซManda il tuo spirito, Signore, a rinnovare la terraยป, a rinnovare il mio animo,  la mia vita. Perchรฉ lo Spirito รจ dono di Dio, come bene emerge dalle parole del Vangelo.  

v. 19-21: ยซLa sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si  trovavano i discepoli per timore dei giudei, venne Gesรน, stette in mezzo e disse loro: โ€œPace a voi!ยป.  Lโ€™evangelista Giovanni situa il dono dello Spirito santo non dopo 50 giorni, ma la sera stessa di Pasqua: ยซLa  sera di quel giornoยป. Sono dunque passati tre giorni dalla crocifissione e morte di Gesรน, e tutto sembra finito  per i discepoli. In quella situazione di paura, di chiusura e di sofferenza, Gesรน ยซvieneยป, si fa loro presente nel  suo corpo glorioso, ferito dai segni indelebili alle mani, ai piedi e al costato. Non cโ€™รจ una parola di rimprovero  da parte di Gesรน, ma un farsi vicino con parole di ยซpaceยป, di ยซperdonoยป.  

vv. 21-22: ยซโ€Come il Padre ha mandato me, anchโ€™io mando voiโ€. Detto questo soffiรฒ e disse loro: โ€œRicevete  lo Spirito Santoโ€œยป. 

Il gesto del ยซsoffiareยป ricorda lโ€™atto creativo di Dio che dopo aver plasmato lโ€™uomo con polvere ยซSoffiรฒ nelleย  sue narici un alito di vita e lโ€™uomo divenne un essere viventeยป (Gen 2,7). Gesรน ยซsoffiaยป su quegli uomini per ri crearli, per infondere in loro la vita nuova, animata dallo Spirito di Dio e con loro fa nascere la nuova chiesa,ย  suo corpo vivente. Gesรน rende partecipi i discepoli, seppur fragili e deboli: partecipi della stessa missione ricevuta dal Padre: ยซCome il Padreโ€ฆ cosรฌ anchโ€™io mando voiยป. Lo Spirito santo rende possibile tale missione.ย  Come con i discepoli, ora il Signore ยซsoffiaยป su ciascuno di noi e in questo modo ci accoglie, ci rende partecipiย  della famiglia di Dio, della sua stessa missione. Attraverso ogni sacramento Dio soffia su di noi, ci dona il suoย  Spirito e ci rende membri della sua Chiesa: il nostro essere ed operare, quindi, non รจ un atto volontaristico oย  di chissร  quale abilitร  o progetto pastorale. Lโ€™Essere Chiesa รจ dono che viene dallโ€™alto, da Dio. รˆ Lui che ci faย  nuove creature, ci fa Chiesa, famiglia che raccoglie popoli ยซdi ogni nazione che รจ sotto il cieloยป (At 2,5, primaย  lettura).ย 

v. 23: ยซA coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati, a coloro a cui non perdonerete, non sa ranno perdonati!ยป. 

Tratto caratteristico di questo dono รจ il ยซperdonoยป, cioรจ liberazione da tutto ciรฒ che divide, ostacola, non  rende capaci di ascoltarsi: ยซErano stupiti… per la meraviglia: โ€œTutti costoro che parlanoโ€ฆ come mai ciascuno di  noi sente parlare nella propria lingua nativa?ยป (Atti, I lettura). Il dono dello Spirito colma la divisione creata con  la presunzione di voler fare da soli, conosciuta come il peccato della torre di Babele: (ยซTutta la terra aveva unโ€™unica  lingua e uniche paroleโ€ฆ Si dissero lโ€™un lโ€™altro: โ€œVenite, facciamoci mattoni e cuciniamoli al fuocoโ€ฆ Costruiamoci una cittร  e una torre, la cui cima tocchi  il cieloโ€ฆ Il Signore li disperseโ€ฆ Per questo la si chiamรฒ Babele, perchรฉ lร  il Signore confuse la lingua di tutta la terraยป (Gen 11,1-8). Il dono dello  Spirito riporta ogni cosa allโ€™origine, cosรฌ come Dio aveva pensato. E lo fa senza attraverso la grazia del suo  perdono. Al cuore della missione cโ€™รจ dunque il ยซperdonoยป. Nientโ€™altro. Ricevere lo Spirito di Dio e vivere  secondo lo Spirito รจ portare a tutti ยซpace e perdonoยป, come ha fatto Gesรน. 

La vita nuova che i discepoli ricevono dallo Spirito santo, e che oggi riceviamo noi, รจ vita misericordiata che  sola permette di divenire misericordiosi, direbbe papa Francesco. Perchรฉ lโ€™unico modo di vincere รจ perdo nare, ci ha insegnato Gesรน morendo in Croce. Ecco perchรฉ รจ annuncio di gioia, di pace, di speranza: ยซDio,  infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo  di luiโ€ (Gv 3,17). Questa รจ la missione che abbiamo ricevuto e che siamo chiamati a portare con la vita e la  parola.  

Carissimi, come un tempo Gesรน ha raggiunto i suoi discepoli nel chiuso del cenacolo, cosรฌ in ogni momento  Gesรน raggiunge ciascuno di noi lรฌ dove siamo, anche e ancor di piรน se impauriti per la nostra fragilitร  e fatica.  Lui viene e mette a soqquadro le nostre certezze e resistenze; non ci rimprovera nรฉ ci umilia, ma ci rilancia  rendendoci prolungatori della sua stessa missione e donandoci il dono dello Spirito santo (cfr i 7 doni dello Spirito,  Gal 5) e aiutandoci a far sรฌ che il dono ricevuto diventino poi frutti nella nostra vita (Gal 5,22). Per imparare a  parlare lโ€™unica lingua da tutti conosciuta e compresa, quella dellโ€™amore.  

Il commento al Vangelo di domenica 28 maggio 2023 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.