Ora nona
Ecco ancora un canto.
Mi chiede paternamente
se sono stanco.
Stanco di che โ rispondo โ
sono felice come il vento
che soffia dโestate sul mare
azzurro e come per un miracolo
dileguano le nubi accaldate
e tristi. E la brezza porta
il profumo delle acacie in fiore
e il sapore dei fichi che cadono
nelle mie mani mentre guardo,
forse sogno nel mio riposo,
la verde costa del sud
distendersi ad arco, fino
allโorizzonte. Senza scoccare mai
la freccia ma solo contenta
di cucire il cielo, la terra,
il mare, a questa pace.
Spiegazione
Dio รจ un Padre che ti chiede come stai non perchรฉ non lo sa ma perchรฉ ti apre con discrezione al dialogo con Lui. E quel dialogo semplice e bello รจ un canto. ร lo Spirito che soffia e ti porta per mano e il cuore gradualmente impara ad ascoltare la sua voce semplice e serena e a non lasciarsi ingannare, appesantire, da inutili complicazioni, ansie, paranoie, forzature, (le nubi accaldate e tristi, che soffocano la vita). A trovare le risposte cammin facendo, per mano con Dio, nello Spirito e non con ragionamenti a tavolino.
E allora liberato da questi cervellotismi il cuore scopre di piรน, si gode, le cose belle della vita che vengono come doni portati dal vento. La vita รจ viva, operosa ma nel profondo riposa perche รจ portata con naturalezza. E gode il presente ma anche guarda lontano a quella costa ossia a Gesรน Dio e uomo che tende con lโamore e non usando lโonnipotenza come forza a far incontrare il divino e lโumano, a far vivere rapporti semplici con le persone, a riempire sempre piรน la vita di gioia e di pace.
A cura di don Giampaolo Centofanti su il suo blog
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