HomeVangelo del Giornod. Giampaolo Centofanti - Commento al Vangelo del 3 Dicembre 2023

d. Giampaolo Centofanti – Commento al Vangelo del 3 Dicembre 2023

Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mc 13, 33-37

Cosa è il timore di Dio?

Dio dona a ciascuna persona capacità, facoltà, grazie, i servi, da poter gradualmente imparare ad usare, i compiti, sempre più nella luce che infonde nel cuore, la coscienza spirituale e psicofisica, il portiere.

Su questa via si impara a riconoscere che in ogni cosa della vita si danno due estremi opposti. A proposito del brano odierno, per esempio, si può osservare che Gesù spesso parla di amore, comprensione, misericordia, serenità. Come mai qui invece parla di vigilanza? Allora vi è da avere paura? Cosa è il timore di Dio?

Proprio perché Dio ama senza condizioni comprendiamo che non minaccia, e del resto un amore costretto da minacce non sarebbe veramente amore. Dunque Dio propone nei tempi e nei modi adeguati a ciascuno di aprire il cuore alla luce che Egli infonde in quella data persona solo perché ella possa trovare sempre più vita, con ogni bene.

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L’unica motivazione per accogliere tale luce è così che scioglie i nodi e apre le strade verso la pienezza. Qualsiasi altra motivazione, perfezionismo, sensi di colpa, regole intese meccanicamente, non dura perché noi aiuta a trovare sé stessi. Il timore di Dio dunque è come un uomo che ha trovato una sconfinata miniera di pietre preziose e sta attento a non perdere queste ricchezze.

Non è timore per minacce ricevute. Dunque serenità e vigilanza sono aspetti di una stessa realtà meravigliosa.

Fonte

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