Commento alle letture di sabato 25 novembre 2017 – Mons. Costantino Di Bruno

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Il commento alle letture di sabato 25 novembre 2017 a cura diย  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dellโ€™Arcidiocesi di Catanzaroโ€“Squillace (CZ).

Non prendono nรฉ moglie nรฉ marito

Il popolo del Signore aveva chiara dinanzi agli occhi la fede nella risurrezione nella sua duplice forma: di gloria e di infamia eterna. Sapeva bene per rivelazione che lโ€™obbedienza produce una benedizione eterna, mentre la disobbedienza dona maledizione, infamia, condanna, tenebre, morte e non vita, dolore e non gioia.

Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซรˆ preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร  davvero risurrezione per la vitaยป (2Mac 7,13-14). Duri sono i vostri discorsi contro di me โ€“ dice il Signore โ€“ e voi andate dicendo: ยซChe cosa abbiamo detto contro di te?ยป. Avete affermato: ยซรˆ inutile servire Dio: che vantaggio abbiamo ricevuto dallโ€™aver osservato i suoi comandamenti o dallโ€™aver camminato in lutto davanti al Signore degli eserciti? Dobbiamo invece proclamare beati i superbi che, pur facendo il male, si moltiplicano e, pur provocando Dio, restano impunitiยป. Allora parlarono tra loro i timorati di Dio. Il Signore porse lโ€™orecchio e li ascoltรฒ: un libro di memorie fu scritto davanti a lui per coloro che lo temono e che onorano il suo nome. Essi diverranno โ€“ dice il Signore degli eserciti โ€“ la mia proprietร  particolare nel giorno che io preparo. Avrรฒ cura di loro come il padre ha cura del figlio che lo serve. Voi allora di nuovo vedrete la differenza fra il giusto e il malvagio, fra chi serve Dio e chi non lo serve. Ecco infatti: sta per venire il giorno rovente come un forno. Allora tutti i superbi e tutti coloro che commettono ingiustizia saranno come paglia; quel giorno, venendo, li brucerร  โ€“ dice il Signore degli eserciti โ€“ fino a non lasciar loro nรฉ radice nรฉ germoglio. Per voi, che avete timore del mio nome, sorgerร  con raggi benefici il sole di giustizia e voi uscirete saltellanti come vitelli dalla stalla. Calpesterete i malvagi ridotti in cenere sotto le piante dei vostri piedi nel giorno che io preparo, dice il Signore degli eserciti (Mal 3,13-21).

Cosa aggiunge oggi Gesรน allโ€™antica rivelazione? Essa era quasi perfetta. Una cosa sola mancava: la vita eterna non รจ la continuazione della vita terrena, anche se nella completa assenza del dolore, della morte, della fame, della sete, del lutto, di ogni altra tristezza che affligge lโ€™umanitร  caduta nel peccato. Lโ€™eternitร  รจ nella trasformazione del nostro essere corporeo in luce, in spirito, come Dio รจ spirito, come gli Angeli sono spiriti. Sempre perรฒ dobbiamo confessare che noi siamo nellโ€™eternitร  carne trasformata in spirito, in luce. Mentre gli Angeli sono creature spirituali senza corpo di materia e Dio รจ Purissimo Spirito Non Creato, ma Creatore di tutto ciรฒ che esiste di visibile e invisibile. La trasformazione in spirito, annulla tutto il regime vissuto nella carne.

Gli si avvicinarono alcuni sadducei โ€“ i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione โ€“ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. Cโ€™erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette lโ€™hanno avuta in moglieยป. Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป. Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.

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Con la completa trasformazione della nostra carne in spirito, cade il quesito posto a Gesรน dai sadducei. Lo spirito non prende nรฉ moglie e nรฉ marito. Lo spirito non si genera in altri spiriti. Lo spirito ha una vita piena in se stesso. Non รจ creato per dare vita, per riempire il cielo. รˆ una vita, quella eterna, che possiamo solo immaginare con lโ€™aiuto della rivelazione. Ma ciรฒ che essa sarร  nella sua vera realtร  รจ assai lontana dalla nostra mente perchรฉ a noi manca lo stesso concetto di vita eterna. Dalla carne non si puรฒ comprendere lo spirito. Nรฉ le soluzioni della carne sono quelle dello spirito.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, insegnateci le cose dello spirito.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 20, 27-40
Dal Vangelo secondoย Luca

In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi – i quali dicono che non c’รจ risurrezione – e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette l’hanno avuta in moglieยป.
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.
Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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