Il commento alle letture di domenica 28 Ottobre 2018 a cura di don Enzo Pacini cappellano del carcere ยซLa Dogaiaยป di Prato.
Dio ascolta il grido di chi soffre. E noi?

ร una sorta di icona quella che ci viene presentata dalla prima lettura di questa domenica (Ger 31,7-9), unโimmagine epica, quella del ritorno dallโesilio del popolo salvato, dal sapore pasquale che ci ricorda lโepopea dellโesodo e che viene riproposta anche da altri profeti (cf. Is 66,20; Ez 34,16). Eโ un immagine non esclusivamente sociologica, come il ยซquarto statoยป nel celebre quadro di Pellizza da Volpedo, ma teologica perchรฉ ci fa conoscere un importante tratto del volto di Dio, colui che libera il suo popolo.
Per cui, parafrasando lโ inno liturgico ยซUbi caritasยป, potremmo dire che laddove un popolo รจ oppresso lรฌ cโรจ Dio, laddove un popolo aspira alla vita, alla libertร , lรฌ cโรจ Dio. E come accade in altre circostanze simili, questa icona parla di Dio al di lร della coscienza che ne ha il soggetto. Nellโottica cristiana il sofferente ha incisa nella sua carne la somiglianza col Crocifisso anche se personalmente non ne ha consapevolezza, si tratta di una realtร che riguarda il suo essere piรน profondo; cosรฌ il povero, lโoppresso, ha questa relazione con Dio al di lร della propria bontร personale o meno.
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Perciรฒ anche tutto il movimento di popoli che vediamo dinanzi ai nostri occhi, ha qualcosa da dirci, deve, o dovrebbe, provocare una domanda in noi, non le risposte sbrigative che sentiamo a ogni piรจ sospinto, liquidare il tutto come se si trattasse di viaggi o crociere di piacere, quando non di assalti di forze primitive e caotiche, quasi subumane, al nostro mondo evoluto e di caratura superiore. Dio ha a che fare con tutto questo, ci piaccia o no. Altrimenti perchรฉ cantiamo nella notte di Pasqua che Dio ยซha gettato nel mare cavallo e cavaliere?ยป(Es 15,1) e che,secondo la Vergine, Egli ยซha rovesciato i potenti dai troni e innalzato gli umili?ยป (Lc 1,52).
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Questo non vuol dire avere gli occhi foderati di prosciutto o avere pensieri da anime belle sulla bontร dei poveri. Don Milani lo aveva chiaro nella sua ยซlettera a Pipettaยป quando affermava che ยซil giorno che avremo sfondata insieme la cancellata di qualche parco, installata insieme la casa dei poveri nella reggia del ricco… quel giorno io ti tradirรฒ. Quel giorno io non resterรฒ lร con te. Io tornerรฒ nella tua casuccia piovosa e puzzolente a pregare per te davanti al mio Signore crocifissoยป.
Dio รจ sempre oltre, non รจ data a nessuno la patente di rivoluzionario a tempo indefinito, poichรฉ spesso, se non sempre, il rivoluzionario si trasforma a sua volta in oppressore. Eโ comunque giusto ricordare come con quanta facilitร , a differenza di Dio, si tende a non ascoltare il grido di chi soffre, con le piรน varie motivazioni. Il cieco grida a Gesรน, come vediamo nel Vangelo di oggi (Mc 10,46-52) ma la gente cerca di farlo tacere: perchรฉ aggiungere questa azione di ostacolo a uno che giร dei gravi problemi? La legge di Mosรจ obbliga a ยซnon mettere inciampo davanti al ciecoยป (Lv 19,14) ma zittirlo non รจ la stessa cosa? Eโ facile digerire le difficoltร altrui, incorniciare in un sistema le piรน grosse ingiustizie e stupirsi: ยซperchรฉ mai alzi la voce?ยป , ยซperchรฉ non accetti il tuo destino?ยป, ยซperchรฉ non te ne stai a casa tua?ยป. Anche gli occhioni dei bambini affamati fanno molta meno tenerezza quando te li trovi davanti casa, quando si battono per il diritto di uscire dal proprio recinto. Allora i recinti si fanno, si nega assistenza, si lesinano diritti, si agita come una spada di Damocle lo spettro di una diversitร inconciliabile, ma rischiando anche di trovarsi dalla parte opposta rispetto allโoperato di Dio.
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XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ Anno B
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- Colore liturgico: Verde
- Ger 31, 7-9; Sal 125; Eb 5, 1-6; Mc 10, 46-52
Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 46-52
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46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร di me!ยป. 48Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร di me!ยป. 49Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! รlzati, ti chiama!ยป. 50Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน. 51Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. 52E Gesรน gli disse: ยซVaโ, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 28 Ottobre – 03 Novembre 2018
- Tempo Ordinario XXX
- Colore Verde
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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